Mattarella incarica Conte
Affidato all’uomo indicato da 5Stelle e Lega il mandato di (provare a) formare il nuovo esecutivo
Si sblocca in Italia il processo di formazione del nuovo governo. L’uomo indicato da 5Stelle e Lega ha accettato l’incarico ricevuto dal presidente della repubblica. Il difficile arriva adesso.
Il presidente del Consiglio in pectore si sente già in carica. Sarà, ha detto, ‘il governo del cambiamento’ e lui ‘l’avvocato degli italiani’.
Roma – Ancelotti al Napoli, Conte al governo. No, non scherziamo su queste cose, ma sembra che sia occorso meno tempo per perfezionare il contratto del nuovo allenatore della squadra europea, che per convincere Sergio Mattarella ad affidare al professor Giuseppe Conte l’incarico di formare il nuovo governo. Il colloquio, cominciato alle 17.30 si è concluso quando si temeva per la resistenza dei corazzieri di picchetto all’uscita dello studio del presidente. D’altra parte, Mattarella era stato “avvisato” via Twitter da Alessandro Di Battista – rispetta la volontà del popolo se non vuoi grane – sostenuta da quel fascistone del babbo che ha rammentato al presidente la fine fatta dai nobili francesi dopo la presa della Bastiglia... Questo per dire il milieu politico e culturale nel quale muove i primi passi la “terza repubblica” della quale Luigi Di Maio ha di nuovo annunciato l’avvento. Ad ogni modo: Conte ha accettato – secondo la formula di rito – con una “riserva” che in cuor suo aveva già sciolto. Tanto da dire prontamente ai giornalisti che, come cosa già fatta, «quello che si appresta a nascere sarà il governo del cambiamento». Basato su quel “contratto” tra 5Stelle e Lega alla cui stesura lui stesso ha partecipato. Prudentemente, il professore ha sottolineato la “necessità di confermare la collocazione europea” dell’Italia, dicendosi consapevole che «il governo dovrà cimentarsi da subito con i negoziati in corso sui temi del bilancio europeo, della riforma del diritto d'asilo e del completamento dell'unione bancaria: è mio intendimento impegnare a fondo l'esecutivo su questo terreno costruendo le alleanze opportune e operando affinché la direzione di marcia rifletta l'interesse nazionale». Poi, visto che è anche avvocato e nella sua vita ha “perorato le cause di tante persone”, si è impegnato a esserlo anche di tutti gli italiani «senza risparmiarmi, con il massimo impegno e la massima responsabilità». Di impegno dovrà mettercene davvero tanto. Non solo per fronteggiare un’opposizione in parlamento che sarà (o tale si pretende) ben dura, ma anche per stilare la lista dei ministri, dovendo conciliare le pretese di 5Stelle e Lega con le condizioni che certamente Mattarella gli avrà posto. La fretta di Salvini e Di Maio nel fare i nomi di questo e di quello potrebbe venire delusa dal Quirinale, a sua volta impegnato ad impedire almeno che il numero dei barlafüs non superi una soglia fisiologica. C’è di buono che Di Battista ha confermato la sua partenza per la Merica...