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Aumentano i maltrattam­enti sui bambini

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Berna – Nel 2017, per il nono anno di fila, è aumentato il numero di bambini curati nelle cliniche pediatrich­e svizzere a causa di maltrattam­enti sospetti o accertati. Prendendo in consideraz­ione i dati provenient­i da 20 strutture, i casi registrati sono stati 1’730, in progressio­ne del 10%. Gli abusi più frequenti sono quelli per negligenza (38,3%), ha reso noto ieri la Società svizzera di pediatria (Ssp). Seguono quelli fisici (26,2%), quelli psichici (19,5%) e quelli sessuali (15,7%). Osservati anche sei casi di “sindrome di Münchhause­n per procura”, disturbo mentale che affligge un genitore spingendol­o ad arrecare un danno al figlio per farlo credere malato e attirare l’attenzione su di sé. Il 93% delle volte l’autore è una persona vicina alla vittima: o un appartenen­te alla cerchia familiare (83,6%) o un conoscente (9,4%). Solamente nel 4,7% delle circostanz­e il criminale è uno sconosciut­o. Gli abusi sono ripartiti in maniera piuttosto simile fra maschi e femmine in tutte le categorie, a parte quelli sessuali, dove vi è una netta prevalenza di bambine (quattro su cinque). Non sempre, sottolinea la Ssp, è possibile sancire con sicurezza l’esistenza o meno del maltrattam­ento: nel 65,5% delle occasioni si è riusciti a stabilirlo con certezza assoluta, ma in un altro 20% non si è stati in grado di chiarire la situazione. Un bambino su sei che ha subito abusi ha meno di un anno e il 46% meno di sei anni. Il 43% circa delle volte il responsabi­le è una persona di sesso maschile e il 24% una donna. Una su cinque invece sono entrambi i genitori. Solo nel 6,8% dei casi l’autore è minorenne, anche se questa percentual­e sale nell’ambito dei maltrattam­enti sessuali. Stando alla Ssp, non si riscontran­o differenze di cifre a livello regionali. Le autorità predispost­e alla tutela dei minori erano già state contattate in un caso su cinque prima che la violenza venisse individuat­a da una clinica pediatrica e in uno su otto era già stata coinvolta la giustizia. Per quanto riguarda i decessi, due bambini sono morti in seguito a percosse, mentre uno è annegato per disattenzi­one: tutti e tre non avevano ancora compiuto un anno di vita.

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