Enderlin: ‘Farò ricorso!’
I giudici del Tribunale di Milano lo hanno condannato a cinque anni e mezzo di prigione Ridotta di soli sei mesi la richiesta di pena del pm Spadaro. La sentenza ha stralciato l’aggravante della transnazionalità.
Solo a fine agosto si conosceranno i motivi della condanna a cinque anni e sei mesi di reclusione inflitta mercoledì mattina a Milano all’imprenditore Davide Enderlin junior, consulente d’affari, già consigliere comunale di Lugano per il Plr. Enderlin è stato riconosciuto colpevole del reato di riciclaggio a Lugano di 23 milioni di euro, somma che doveva essere utilizzata per l’acquisto di quote dell’albergo Holiday In in riva al Ceresio. Già dal dispositivo di sentenza letto dal presidente del collegio giudicante Carlo Cotta, al termine di una breve Camera di Consiglio, si coglie che i giudici hanno sostanzialmente accolto l’impostazione del pm Sergio Spadaro che in una precedente udienza aveva chiesto la condanna a sei anni di reclusione. Lo sconto di sei mesi deriva dal fatto che i giudici hanno escluso l’aggravante della transnazionalità. Il collegio giudicante ha invece deciso il non luogo a procedere per un secondo capo di imputazione riferito all’acquisto di quote di un’altra società. Inoltre, i giudici hanno mantenuto la confisca dei diamanti, il cui valore si aggira sui 600mila euro, sequestrati a Brogeda a una giovane donna lituana che all’epoca dei fatti risultava essere la compagna di Enderlin. Sulle richieste delle parti civili, il collegio giudicante ha disposto che la questione sia affrontata in separata sede dal Tribunale civile, presso il quale quindi proseguirà la causa. Una causa destinata a continuare anche sul versante penale che risale a quattro anni fa quando partì l’inchiesta della Procura di Genova per la maxi truffa ai danni del ramo assicurativo Carige della Cassa di risparmio genovese. Il 22 maggio 2014 vennero arrestate sei persone fra cui, oltre allo stesso Enderlin, Giovanni Berneschi (all’epoca oltre che presidente della Carige, pure numero due dell’Associazione bancaria italiana) e Sandro Maria Calloni, residente a Lugano.
‘Attendiamo le motivazioni’
Il difensore di Enderlin, avvocato Alessio Bernardino, che si è visto respingere la richiesta di assoluzione con formula piena del suo assistito («ha sempre agito nel rispetto delle norme previste dal codice svizzero») a ‘La Regione’ ha anticipato che farà ricorso al giudizio di secondo grado. Prima attende il deposito delle motivazioni della sentenza previsto entro 90 giorni. Come nelle precedenti udienze Enderlin mercoledì mattina non era in aula. «Non ci sono prove per la condanna del mio assistito: ne sono fortemente convinto e lo difenderò in tutte le sedi – osserva Bernardi-
ni –. Ricorreremo in Appello, non appena saranno noti i motivi della condanna». L’ex consigliere comunale Plr è stato condannato per il riciclaggio di 23 milioni di euro che, trasferiti a Lugano, erano serviti per l’acquisto di quote dell’albergo Holiday In. Ma ha sempre negato di conoscere la provenienza del
denaro e di essersi limitato a eseguire un’operazione finanziaria per conto di clienti facoltosi. I fatti risalgono al 2006. La posizione dell’imprenditore, nel presupposto che si fosse consumato il reato di riciclaggio, su richiesta della difesa era stata stralciata nel giugno 2015, in sede di udienza preliminare, in quanto la competenza territoriale era di Milano. Berneschi è stato condannato a otto anni e due mesi di reclusione; nove anni, invece, la pena inflitta a Sandro Maria Calloni, residente a Lugano. Dopo il loro ricorso, il processo in secondo grado si terrà il prossimo mese.