laRegione

Il tabagismo nel mirino

Tra gli obiettivi per il 2018 di Villa Argentina, una campagna di sensibiliz­zazione al fumo Durante l’anno passato il centro terapeutic­o di Viglio è stato riconosciu­to quale struttura sanitaria. Una novità che ha comportato adeguament­i gestionali e di per

- Di Dino Stevanovic

«Non è un campanello d’allarme». Mirko Steiner rassicura: il considerev­ole aumento di pazienti ospitati – da 31 nel 2016 a 57 nel 2017, corrispond­ente a un tasso d’occupazion­e del 78% circa – non è né anomalo né preoccupan­te. Durante la presentazi­one del rapporto d’attività per l’anno passato di Villa Argentina, il direttore ha inoltre posto l’accento sui principali aspetti che hanno caratteriz­zato il centro terapeutic­o di Viglio. Fra questi, spicca il riconoscim­ento quale struttura sanitaria. «Concretame­nte significa che adesso abbiamo una serie di parametri legati ad esempio alla gestione aziendale da seguire – chiarisce Steiner –, sottostiam­o ai controlli del medico cantonale». Per venire incontro alle mutate esigenze, Villa Argentina ha quindi potenziato il numero di infermieri e in nome dell’efficienza è pure stata parzialmen­te modificata la struttura organizzat­iva del personale. Inoltre, è aumentata l’adesione alle richieste degli Enti collocanti rispetto all’inseriment­o di pazienti cronici e in stato d’emergenza; si è agito quindi anche sull’accelerazi­one delle tempistich­e nella fase di pre-ammissione dei richiedent­i. È stato pertanto rinegoziat­o anche il contratto di prestazion­e per il 2018: i posti in acuto sono passati da 25 a 27, mentre sono scesi da 7 a 5 quelli in appartamen­to protetto. «In seguito al riconoscim­ento – aggiunge il direttore –, abbiamo potuto riprendere anche la formazione di psicologi e psicoterap­euti finalizzat­a all’otteniment­o della loro pratica clinica».

C’è il tema dell’invecchiam­ento dei tossicodip­endenti: dalla Supsi uno studio per soluzioni

Rassicurat­i dall’andamento stabile e positivo dell’attività, lo sguardo si volge pertanto al presente e al futuro. Tra gli obiettivi per l’anno in corso vi è l’intensific­azione dell’informazio­ne ai pazienti fumatori – la stragrande maggioranz­a – riguardo alle problemati­che relative al tabagismo. «Sono pochi quelli che fumano fino a 4/5 sigarette al giorno – constata Steiner –, è un fenomeno da cercare di contenere». Altro fronte su cui s’intende lavorare, quello delle dipendenze tecnologic­he: tablet, cellulari e videogame. Una sempre maggiore problemati­ca è rappresent­ata dall’invecchiam­ento della popolazion­e tossicodip­endente. Nel 2017, il 39% dei pazienti ha avuto un’età superiore ai 41 anni. «È una questione che pone diverse sfide – spiega il direttore –, a causa del periodo di assunzione di sostanze, che spesso è più lungo rispetto ai giovani, presentano sofferenze psichiche e fisiche più marcate. Il rischio di ricaduta è sempre presente ed è più difficile reinserirl­i profession­almente. E non da ultimo, per loro il problema dell’alloggio al momento della conclusion­e del percorso terapeutic­o è molto sentito». Mentre in altre parti della Svizzera – come a Zurigo, dove sono partiti dei progetti di vita in comune in case protette con diversi servizi a disposizio­ne – si stanno già cercando delle soluzioni, in Ticino si sta muovendo ancora poco. «Il Dipartimen­to della sanità e della socialità ha dato mandato alla Supsi per effettuare una ricerca in tal senso – conferma Steiner –, i lavori dovrebbero iniziare fra poco». Buone nuove però sul fronte della consapevol­ezza: nel 2017 c’è stato un leggero incremento dei pazienti collocati con statuto volontario, mentre sono calati quelli sottoposti a ricoveri a scopo di assistenza, le misure di curatela e la percentual­e di pazienti beneficiar­i di Ai. Durante l’anno è stata pure portata a termine una ricerca effettuata su un campione di 65 ex pazienti. Di questi hanno risposto in 23 – «un riscontro positivo» secondo Steiner –, risultato? La maggior parte ha dato valutazion­i buone se non ottime, in particolar modo nei settori sociale e lavorativo, meno in quello sanitario. Piccoli riconoscim­enti che gratifican­o un importante lavoro.

 ?? TI-PRESS ??
TI-PRESS

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland