laRegione

Balerna si arrende

Il Municipio rinuncia a ricorrere al Tribunale federale contro la chiusura dell’Ufficio postale Il sindaco Luca Pagani non nasconde la sua amarezza: ‘Le attuali norme non ci danno gli strumenti per tutelare gli interessi dei cittadini’

- Di Prisca Colombini lamiaposta.ch.

Non ci sono più speranze per l’Ufficio postale di Balerna. Dopo la non ricevibili­tà del ricorso, inoltrato dal Comune, dichiarata dal Tribunale amministra­tivo federale (cfr. ‘laRegione’ del 4 maggio), nella seduta di martedì il Municipio ha deciso di non continuare nella procedura e di non presentare quindi un ulteriore ricorso al Tribunale federale di Losanna contro la chiusura dell’Ufficio postale del comune. Ufficio che dall’autunno si trasferirà nella vicina cartoleria Cerutti diventando una filiale in partenaria­to. Le domande di costruzion­e presentate da Posta Immobili per i necessari lavori in vista del trasferime­nto del servizio sono in pubblicazi­one fino a oggi. A spingere il Municipio verso la resa sono state le norme attualment­e in vigore. «Quello che bisogna fare adesso è cambiare le regole del gioco – spiega il sindaco Luca Pagani –. Le attuali norme non forniscono ai Comuni adeguati strumenti a tutela degli interessi dei cittadini, riservando agli enti locali un ruolo poco più che di comparsa». In particolar­e, aggiunge il sindaco, «l’ordinanza sulle poste prevede che la decisione di Postcom, la Commission­e federale delle poste, sia solo una raccomanda­zione non vincolante e che non ci sia la possibilit­à di ricorrere né contro la decisione definitiva della Posta né contro il parere di Postcom. Balerna ha provato a rimettere in discussion­e questa ordinanza con il ricorso, dichiarato irricevibi­le, al Taf. Un ulteriore ricorso al Tribunale federale non sarebbe ragionevol­e».

‘Abbiamo lottato a mani nude’

Oltre a “profonda contrariet­à e amarezza” per la decisione irremovibi­le della Posta, a Balerna resta la consapevol­ezza – seppur amara – di avere fatto il possibile per salvare “un ufficio apprezzato e intensamen­te utilizzato dalla popolazion­e, con oltre 200 clienti al giorno, e che contribuis­ce alla vitalità del paese”. L’intero comune si è infatti schierato per il mantenimen­to del servizio nella sua forma attuale. «L’impression­e è quella di aver dovuto lottare a mani nude contro il gigante, senza però avere gli strumenti per poter tutelare gli interessi della collettivi­tà – è il commento di Luca Pagani –. Anche il Gran Consiglio si è attivato in modo compatto a favore di una moratoria e di un ruolo più incisivo dei comuni. A Berna, però, i tempi sono altri... Anche se è stato approvato il principio che la Posta non deve più avere l’ultima parola, a meno di moratorie in extremis per gli uffici non ancora chiusi, per noi è tardi.

Auspichiam­o che la regolament­azione a livello federale venga modificata senza ulteriore indugio». Il lavoro in corso a Berna aumenta le speranze dei Comuni che si trovano, o si troveranno, nella stessa situazione di Balerna. «Rifarei esattament­e quello che abbiamo fatto – conclude Luca Pagani –. A chi

sarà confrontat­o con questa situazione consiglio di resistere e sperare di trovare delle soluzioni concordate, o che la politica venga in soccorso. Ad altri comuni potrebbe andare meglio, anche perché era stato detto che non ci sarebbero più state chiusure fino alla messa in vigore delle nuove norme».

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Il ‘Post on tour’ fa tappa al Serfontana di Morbio Inferiore. Oggi (dalle 9 alle 18) e domani (9-16) i collaborat­ori presentera­nno ai visitatori e agli interessat­i le ultime novità in materia di servizi postali. Informazio­ni su

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TI-PRESS Ottobre 2016: i dirigenti della Posta ricevono la petizione sottoscrit­ta da 1’781 cittadini

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