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Mesocco: elicottero perde il cavo in volo

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Non una tragedia sfiorata ai livelli dell’elicottero che la scorsa settimana sopra la diga della Verzasca ha impattato con un drone, ma comunque una brutta disavventu­ra che avrebbe potuto avere un esito più grave. Come riporta un rapporto preliminar­e del Servizio d’inchiesta svizzero sulla sicurezza (Sisi) pubblicato negli scorsi giorni, il 29 marzo del 2017 da un elicottero austriaco in volo in Mesolcina si è staccato il cavo utilizzato per il trasporto del legname. Nessuno è rimasto ferito poiché l’incidente si è verificato appena dopo che il Super Puma aveva scaricato la legna in un deposito adibito a Mesocco. Come racconta il direttore di Heli Rezia Renato Belloli alla ‘Regione’, l’elicottero stava collaboran­do con la sua ditta al momento dell’accaduto. L’inchiesta è ancora in corso, ma dai dati che emergono finora sembrerebb­e che il problema sia da ricondurre a un difetto o a un malfunzion­amento del cavo che sosteneva il carico. L’apposita fune lunga una cinquantin­a di metri si è infatti staccata all’altezza di un gancio posto poco sotto il velivolo. Un problema che a quanto pare si sarebbe verificato anche in altri casi, anche se l’azienda con sede a Quinto non ha riscontrat­o altri problemi. Non si tratta della prima volta che il trasporto di un elicottero non va per il verso giusto. Tra i casi più eclatanti alle nostre latitudini, la piscina che è stata sganciata in un campo da calcio nel 2015 a Melide, i 350 kg di lamiere finiti nel lago e nella piscina di una casa a Vogorno ferendo una persona nel 2003, l’elicottero che ha fatto cadere una barra metallica su un tetto di Avegno nel 2012 e la parete prefabbric­ata caduta a Tesserete lo scorso ottobre ferendo due operai. SAM/D.L.

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