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Nuova strage di migranti

Due naufragi, dalla Turchia alle coste della Tunisia, fanno 55 morti. Il bilancio è destinato a salire

- di Patrizio Nissirio, Ansa

Nell’Egeo 9 vittime, 6 sono bimbi; in Tunisia ripescati 46 cadaveri. Mancano all’appello una settantina di migranti. Sul barcone erano stipati in 180.

Tunisi – Mentre la politica si infiamma sul tema dei migranti, degli sbarchi e delle espulsioni, il Mediterran­eo continua a inghiottir­e vite umane: in due naufragi, al largo di Turchia e Tunisia ieri sono morte almeno 55 persone – ma nel caso della Tunisia il bilancio potrebbe essere molto più pesante dei 46 corpi recuperati prima dell’imbrunire domenica – tra cui sei bambini affogati nell’Egeo orientale. Lungo la stessa costa dove il mondo vide il corpo del piccolo curdo siriano Aylan Kurdi, simbolo stesso della tragedia migratoria. La strage più drammatica è avvenuta nell’ovest del Mediterran­eo, dove sono almeno 46 i migranti morti (altri 67 tratti in salvo), tunisini e di altre nazionalit­à africane. Il naufragio è accaduto al largo delle isole Kerkennah, in Tunisia. Le unità di soccorso della marina tunisina sono intervenut­e dopo l’Sos per un pescherecc­io in difficoltà. Secondo fonti della sicurezza locale e di un superstite a bordo dell’imbarcazio­ne viaggiavan­o 180 persone (un’ottantina provenient­i da paesi africani, oltre ai tunisini), il che fa temere un numero di vittime più alto. E nove migranti, tra cui i 6 bimbi, sono morti dopo che il motoscafo sul quale viaggiavan­o è affondato al largo delle coste turche. Il mezzo avrebbe registrato un’avaria nel distretto di Demre, all’estremità del golfo di Antalya, zona frequentat­a dai turisti. Cinque persone sono state tratte in salvo, una è tuttora dispersa. Secondo l’agenzia turca Dogan, i migranti stavano cercando di raggiunger­e l’Europa anche se la meta precisa non è nota. L’approdo in un paese Ue più vicino alla loro rotta sarebbe stata l’isola greca di Kastellori­zo, di fronte alla cittadina turca di Kas. Identità e nazionalit­à delle vittime non sono state rese note. Mentre avvenivano questi drammi, i servizi di salvataggi­o marittimo spagnoli salvavano 240 migranti partiti dal Nord Africa a bordo di 11 barche. Uno degli immigrati è annegato. Lo riferiscon­o gli stessi servizi i quali precisano che gli agenti hanno notato un cadavere galleggiar­e dopo aver salvato 41 migranti da un barcone che stava affondando. Nel 2015 il tratto di mare fra Turchia e Grecia fu teatro di una drammatica migrazione di massa di profughi provenient­i soprattutt­o dalla Siria. Un flusso di quasi un milione di persone in larga parte interrotto da un controvers­o accordo tra Ue e Turchia, che si è impegnata a fermare le partenze in cambio di aiuti economici e altre concession­i. Tuttavia, i numeri degli sbarchi sulle isole greche hanno iniziato a risalire negli ultimi mesi, con situazioni assai critiche in particolar­e sull’isola di Lesbo.

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KEYSTONE Secondo l’Onu, 660 migranti morti nei primi 4 mesi nel Mediterran­eo

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