Ci sono dipendenti e dipendenti
La domanda è legittima: “Non ritiene il Municipio una contraddizione – obiettava il consigliere comunale leghista Luigi Calanca in un’interpellanza – che mediante un semplice cambio di statuto del datore di lavoro, dipendenti comunali che fino a ieri erano ineleggibili, improvvisamente lo diventino lavorando per un ente autonomo di diritto comunale?”. L’eleggibilità in Consiglio comunale – risponde il Municipio – è definita dalla Legge organica comunale: “La carica è incompatibile con quella di dipendente del Comune e delle sue Aziende. Lo stesso vale per il Municipio. Gli enti autonomi non rientrano nelle categorie citate dalla Loc: proprio per la loro autonomia voluta dal legislatore godono di regole diverse da quelle previste per i dipendenti comunali”. Il Municipio ritiene che l’elezione in Cc non risulti problematica, purché il dipendente consigliere comunale non partecipi alla discussione e al voto su oggetti che riguardino l’ente autonomo. Lo stesso varrebbe per un’elezione in Municipio. In questo senso l’esecutivo ritiene che il legislatore cantonale dovrebbe meglio definire nella Loc i casi di incompatibilità dei dipendenti degli enti autonomi di diritto comunale, così come ha già fatto per i dipendenti comunali e delle Aziende municipalizzate.