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‘A noi delle valli i sacrifici e alla città i benefici’

- Mordasini Eli Scritt, Spruga

Cosa c’entra la Città di Locarno con il Parco Nazionale del Locarnese. Nulla! Nulla? Una cosa è certa, non ci ha messo un Franco o comunque molto poco poiché non ne fa parte? Almeno giuridicam­ente non ne fa parte e non deve pagare nulla perché le città non possono far parte del Parco di nuova generazion­e...eppure Losone e Ascona che son quasi delle piccole città ne fanno parte! Ma non con le zone urbanizzat­e ma solo con i boschi! Spruga non è una piccola città e nemmeno quasi un villaggio e ha pochissima importanza nel contesto geografico e socio-economico,ma ne fa parte integralme­nte. In questo contesto, Spruga un paesino spopolato vale di più di una città ben popolata. Nel Progetto Parco c’è da perdere e da guadagnare. Le Valli del Locarnese da perdere hanno almeno una parte di territorio, delle zone nucleo con libertà limitate, con l’arrivo dei turisti in massa le strade strette nei villaggi e i posteggi ne risentiran­no molto e i posti di lavoro saranno ovviamente pochi. Le Valli daranno la natura e l’aria pulita e in cambio cosa avranno? La città di Locarno, invece benefici ne avrà. Locarno possiede alberghi e ristoranti, bagni pubblici un casinò, appartamen­ti di vacanza il Festival del Film e altro ancora. Insomma ha la cultura con Musei e Teatri per quando piove e fa freddo. Locarno ha tutto quello che manca nelle Valli, allora perché l’idea di mettere assieme queste belle cose non è stato possibile in un Parco Nazionale? La parola Cultura nel progetto Parco non esiste! Pare che per fare un Parco non ve ne sia bisogno? Locarno avrà dei bei vantaggi finanziari senza spendere o investire molto. Per non dire nulla. A noi delle Valli i sacrifici e alla Città i benefici. Ma questa è cosa risaputa poiché son cento anni che funziona così.

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