Prezzi gonfiati per la manutenzione dei jet dell’esercito: l’Mpc indaga, Ruag respinge le accuse
Ruag avrebbe fatturato prezzi troppo elevati alla Confederazione per la manutenzione di aerei di combattimento. Il Ministero pubblico della Confederazione (Mpc) ha aperto un’inchiesta, dopo che nel novembre del 2016 il Controllo federale delle finanze (Cdf), su segnalazione di un informatore, aveva denunciato il fatto. Entrambe le autorità hanno confermato ieri all’Awp la notizia. Ruag respinge le accuse. Un portavoce dell’Mpc ha affermato all’Awp che il procedimento penale è stato aperto contro ignoti ed “è tuttora in corso”. Secondo il ‘Tages-Anzeiger’, la divisione Ruag Aviation riceve 200 milioni l’anno dal Dipartimento federale della difesa per la manutenzione dei velivoli da combattimento. Il quotidiano reputa possibile che Ruag abbia sovvenzionato altri comparti di attività. Il sospetto di prezzi ‘gonfiati’ si basa su documenti in possesso del ‘Tagi’. Questi ultimi proverebbero che nel 2014 Ruag ha conseguito margini di guadagno superiori al 12% per la manutenzione di jet ed elicotteri dell’esercito. La Confederazione permette un margine massimo dell’8%. Ruag respinge le accuse: un portavoce ha detto all’Awp che tra il 2013 e il 2017 il tasso medio di rendimento era dell’8-10%. L’azienda avrebbe così rispettato le direttive del governo. Dal 2013 Ruag ha firmato contratti quinquennali con il dipartimento della Difesa per i servizi di manutenzione. Buona parte di questi si basano su prezzi fissi concordati in precedenza e includono una riduzione progressiva dei prezzi.