Via Tatti, forse è ricorso al Tf
Dopo il governo, anche il Tram boccia il progetto di revisione del piano regolatore
«Il Municipio valuterà seriamente se ricorrere al Tribunale federale». Simone Gianini, municipale capodicastero Territorio e mobilità, non si è fatto scoraggiare di fronte alla bocciatura da parte del Tribunale amministrativo cantonale (Tram) al progetto di revisione del piano regolatore di via Tatti. La sentenza, anticipata sabato dalla Rsi, è stata comunicata alle parti venerdì. La variante intende aprire all’edificazione i terreni ai due lati della strada, in un comparto che con il semisvincolo autostradale diventerà la porta d’accesso della città. La decisione del Tram conferma quanto già deciso dal Consiglio di Stato due anni e mezzo fa. Ovvero che la variante proposta dal Comune non è conforme alla nuova Legge federale sulla pianificazione del territorio, secondo la quale l’ampliamento della zona edificabile va compensato con la restituzione di zona verde di una pari superficie. «Sicuramente torneremo sull’argomento nell’ambito dei lavori di master plan pianificatorio del nuovo Comune», rileva il capodicastero. «Anche perché la sentenza lascia apertura: un’urbanizzazione di questo tipo è infatti possibile, a patto che vi sia compensazione», aggiunge. Il municipale evidenzia che si tratta di un comparto strategico, in centro città che è pure negli interessi di Credit Suisse. «Proprio recentemente abbiamo avuto conferma dal gruppo che intende investire lì portando uno dei centri amministrativi della banca con centinaia di posti di lavoro», afferma Gianini. «A fronte di queste grandi opportunità non lasceremo cadere l’opzione», conclude.