Governo Conte per modo di dire
Roma – Il governo Salvini si è riunito ieri sera per discutere della questione migranti, e delle altre scadenze, dalle nomine al programma. Sì, sarebbe il governo Conte, ma ormai non ci crede nemmeno il prestanome, e qualche dubbio ha cominciato a manifestarsi anche nell’animo innocente di Luigi Di Maio. Proprio sul programma Di Maio vorrebbe riprendere spazio per provare in qualche modo ad arginare il superattivismo di Salvini. Un rilancio che dovrebbe partire dal reddito di cittadinanza. Contro il quale, presumibilmente, Salvini opporrà i risultati delle elezioni amministrative di domenica: una Lega in crescita un po’ ovunque, si guarderà bene dall’approvare con troppa sollecitudine un provvedimento che i suoi elettori del Nord vedono come il fumo negli occhi. Il fatto è che il caso Aquarius ha cambiato l’agenda del governo, inizialmente intenzionato a puntare sul dossier migranti al Consiglio europeo di fine giugno. Tant’è che nei bilaterali di venerdì e lunedì con Emmanuel Macron e Angela Merkel, Conte cercherà la sponda franco-tedesca per un cambio di rotta nelle politiche dell’immigrazione. Verso la Spagna?