Quartieri Città, per ora due associazioni
Dopo Gnosca, giovedì anche la popolazione di Claro si riunirà per costituire l’associazione. Altrove riflessioni o... silenzio.
Meglio autocostituirsi in Associazione di quartiere oppure lasciare che sia il Municipio, sulla base dei candidati presentatisi, a procedere con la costituzione della Commissione di quartiere e designazione dei suoi membri? Sono le due vie rese possibili nella nuova Bellinzona in base al Regolamento comunale. «Ad oggi – spiega Roberto Tamagni, il funzionario responsabile del Servizio quartieri della Città – formalmente è stata creata l’Associazione di quartiere di Gnosca, che deve però essere ancora riconosciuta dal Municipio appena il Regolamento comunale sarà ratificato dal Consiglio di Stato». La pubblicazione del documento all’albo, dopo la seconda votazione del Consiglio comunale che ha avallato la nuova versione comprendente la riduzione degli onorari dei municipali, è terminata senza ricorsi a inizio giugno; ora si attende dunque l’avallo governativo. Una novità giunge dal quartiere di Claro dove, spiega Tamagni, si è costituito un gruppo promotore a favore di un’associazione: «L’assemblea costitutiva è prevista giovedì 14 giugno». Quanto agli altri quartieri, a Giubiasco dei rappresentanti delle società locali «si sono riuniti per discutere del tema. Così come, a nostra conoscenza, anche a Camorino. Pure a Sementina vi sono stati dei contatti informativi da parte di rappresentanti di alcune società già attive». Il Servizio quartieri è inoltre in contatto con dei cittadini di Moleno, Pianezzo e Gorduno «per approfondimenti sul tema e aiutare lo sviluppo di queste entità». Quanto agli altri quartieri apparentemente silenti, «i prossimi passi saranno quelli di contattare inizialmente le società attive localmente per promuovere questo tema». Si tratta di Bellinzona centro, Monte Carasso, Gudo, Sant’Antonio e Preonzo. Il Regolamento comunale stabilisce il numero minimo di soci necessari affinché l’Associazione di quartiere sia riconosciuta: 100 per i quartieri di Bellinzona centro e Giubiasco; 50 per quelli di Camorino, Claro, Gnosca, Gorduno, Gudo, Monte Carasso, Pianezzo, Preonzo e Sementina; infine 20 soci per i quartieri meno popolosi di Moleno e Sant’Antonio. È il Consiglio comunale, in sede di preventivo, ad approvare il budget finanziario globale a disposizione delle Commissioni e Associazioni di quartiere, per garantirne il funzionamento. MA.MO.