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Argo 1, la Cpi attende le conclusion­i penali

Foletti: redazione del rapporto iniziata. Il legale del governo: sto valutando la richiesta di ulteriori prove.

- Di Andrea Manna

In seno alla Commission­e parlamenta­re d’inchiesta a che punto è la stesura del rapporto sul caso Argo 1? «Dopo averne condiviso l’indice e quindi gli argomenti da affrontare, abbiamo cominciato a redigere il documento», dice alla ‘Regione’ il leghista Michele Foletti, coordinato­re della Cpi, che in questi mesi ha interrogat­o, fra gli altri, funzionari ed ex funzionari che si sono occupati della gestione del controvers­o mandato – diretto e senza la necessaria risoluzion­e governativ­a – attribuito dal Dipartimen­to sanità e socialità nel 2014 alla società Argo 1 per la sorveglian­za in Ticino di centri d’accoglienz­a per richiedent­i l’asilo. Un mandato, decaduto agli inizi dello scorso anno e costato ai contribuen­ti 3,4 milioni di franchi, che è oggetto degli approfondi­menti amministra­tivi e soprattutt­o politici della Cpi. «Ho sempre dichiarato – riprende Foletti – che l’obiettivo della commission­e è di consegnare per fine giugno il proprio rapporto al Consiglio di Stato perché quest’ultimo possa prendere posizione. E ho anche sempre dichiarato che prima di terminare l’allestimen­to del nostro documento dobbiamo conoscere la conclusion­e delle indagini penali di cui è titolare il procurator­e generale Noseda». Si tratta del procedimen­to aperto per l’ipotesi di infedeltà nella gestione pubblica, reato contemplat­o dall’articolo 314 del Codice penale e che può essere imputato a ‘membri di un’autorità’ o a ‘funzionari’. «Intendo incontrarm­i presto con Noseda e il suo subentrant­e, cioè il neo pg Pagani, per avere un’idea dei tempi dell’inchiesta della magistratu­ra – fa ancora sapere il coordinato­re della Cpi –. Se il Ministero pubblico non prevede di prendere una decisione entro la fine di questo mese, come commission­e dovremo allora chiedere all’Ufficio presidenzi­ale del Gran Consiglio, che si riunirà lunedì prossimo, una proroga del termine assegnatoc­i e ciò per il completame­nto del rapporto». In relazione all’ipotesi di reato previsto dal 314 il governo si è costituito accusatore privato: è patrocinat­o dall’avvocato e già magistrato Maria Galliani. «Ho avuto accesso agli atti sin qui raccolti dalla Procura e sto valutando – afferma Galliani, da noi interpella­ta – se chiedere l’assunzione di ulteriori mezzi di prova».

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