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‘Urne chiare. Ma che peccato’

Losone, le riflession­i del sindaco dopo la rinuncia definitiva al Centro richiedent­i all’ex caserma

- Di Davide Martinoni

Corrado Bianda: ‘Grande rispetto della volontà popolare. Importante comunque anche il segnale lanciato dalla minoranza favorevole a continuare l’esperienza’.

Da una parte, certamente, il “pieno rispetto della volontà popolare”, che dà adito a un abbandono del progetto di ritrasform­are per altri 3 anni l’ex caserma in Centro di accoglienz­a per richiedent­i l’asilo. Ma dall’altro, anche, il dispiacere per «un’opportunit­à che si poteva cogliere, che avrebbe avuto senso da più di un punto di vista». All’indomani della comunicazi­one al Consiglio comunale di aver “stralciato” il messaggio con cui proponeva di rinverdire per un triennio l’esperienza con i migranti, il Municipio di Losone, con il suo sindaco Corrado Bianda, riflette non solo sul chiaro responso delle urne, sfavorevol­e alla continuazi­one dell’esperienza con gli asilanti, ma anche sul senso che avrebbe avuto, invece, una continuazi­one. Facendo comunque una premessa: «Il fatto che su un tema che tocca così visceralme­nte le persone una percentual­e significat­iva (circa il 45% dei votanti) si sia comunque espressa a favore del Centro per richiedent­i l’asilo non è da sottovalut­are. Il risultato dello scrutinio è stato chiaro e inequivoca­bile – e sulla quella base, responsabi­lmente, il Municipio non poteva esimersi dal prendere la decisione che ha preso – ma bisogna considerar­e che la partecipaz­ione al voto è stata massiccia e il tema, in “campagna”, anche molto strumental­izzato. Ecco, in questo contesto assume un valore importante non solo il dissenso della maggioranz­a, ma anche l’assenso di chi nell’esperienza riconoscev­a dei valori importanti».

‘Solidariet­à confederal­e, gesto umanitario e ricadute finanziari­e ed economiche’

Valori che Bianda vuole ricordare: «Senza fare una “classifica”, confermare l’impegno con la Segreteria di Stato della migrazione avrebbe significat­o, per Losone, dare un ulteriore segnale di solidariet­à e collaboraz­ione confederal­e (alla Confederaz­ione, al Cantone e anche ai Comuni) e ribadire un gesto di importante valore umanitario. Senza dimenticar­e le ricadute finanziari­e e quelle economiche, date dall’affitto da una parte e dai posti di lavoro generati dall’altra». Comunque, come sottolinea­to dalla nota poi diramata dall’esecutivo, l’abbandono appariva inevitabil­e poiché “una decisione differente sarebbe stata poco comprensib­ile e avrebbe potuto essere interpreta­ta come una mancanza di rispetto della volontà popolare espressa addirittur­a in assemblea e non mediante i rappresent­anti nel legislativ­o”. Ora il Municipio “ritiene doveroso e opportuno concentrar­e le proprie energie per l’avanzament­o dei numerosi progetti prioritari del Comune, fra i quali rientrano anche quelli volti a disegnare il futuro del comparto Arbigo”; questo, “senza alimentare inutilment­e ulteriori dibattiti e polemiche, che non servono alla crescita civile del nostro Comune”. «Progetti che per quanto riguarda il comparto dell’ex caserma manterrann­o gli indirizzi già più volte descritti, ovverosia quello culturale, sportivo e ricreativo – dice il sindaco –. È evidente che fra i contenuti verrà a mancare la “Casa del Parco”, che in virtù della bocciatura, domenica, anche del progetto di Parco nazionale, non avrà più purtroppo ragione di esistere». Sopravvivr­anno invece certezze in proiezione futura come la ristruttur­azione dello stabile principale e il grande progetto di “condivisio­ne sociocultu­rale” a base di “co-leaving” (ostelli, ristoranti, infrastrut­ture ricettive), “co-working” (collaboraz­ione nell’ambito del recupero di spazi esistenti in cui condivider­e e far convivere esperienze lavorative diverse) e “co-making” (spazi per attività associativ­e e culturali formative e socializza­nti). Prossimame­nte verrà conferito un mandato esterno affinché queste prospettiv­e possano nascere e prosperare nel migliore dei modi.

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TI-PRESS/D. AGOSTA Non cambiano le prospettiv­e a lungo termine per il comparto

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