Lugano, ‘puntiamo sull’élite e sui Vip’
«Un’influenza benefica c’è stata ma ci attendevamo una crescita simile a quella che abbiamo avuto e sia la tendenza che le cifre nere si erano già consolidate alla fine dell’anno scorso». La direttrice del Casinò di Lugano Emanuela Ventrici non sa quantificare quanto ha approfittato la casa da gioco luganese delle disgrazie della “sorella” campionese (cfr, articolo sopra). Intanto, malgrado la perdita del 6,5 per cento, rispetto al 2016, del Prodotto lordo dei giochi (Plg) fissatosi a 31,6 milioni di franchi nel 2017, la società è riuscita a fare 1,5 milioni di franchi di utili, di cui uno andrà alla Città (che detiene i 2/3 delle azioni). I ricavi netti si sono attestati a 17,8 milioni di franchi, più altri 2,6 di mance. E le cifre dei primi cinque mesi del 2018 sono addirittura migliori. Un risultato raggiunto grazie alla contrazione dei costi operativi scesi dai 25,6 milioni del 2015 ai 19,7 dell’anno scorso e nonostante il trend negativo in atto nel settore a livello europeo. Di più: «Nel 2017 si sono manifestati gli effetti benefici delle misure di contenimento adottate negli anni scorsi» ha sottolineato Ventrici. Le sale da gioco sono state ristrutturate, si è deciso di puntare sui “veri” giocatori e i clienti Vip (a cui sarà dedicata uno spazio apposito forse già quest’anno), il riassetto organizzativo e gli investimenti massicci anche in termini di innovazione. Abbandonato nel 2009 e ripreso da un paio di anni, il Poker, con la sua apposita sala, sta dando soddisfazioni ai vertici della casa da gioco che sconta la cronica carenza di posteggi. E in prospettiva quali sono gli obiettivi? «Vogliamo diventare i migliori del Ticino continuando a puntare su un casinò d’élite», ha risposto la direttrice. Ieri al termine dell’assemblea degli azionisti, pure il presidente del Cda Emanuele Stauffer si è felicitato della tendenza positiva in atto, malgrado gli oltre 11 milioni distribuiti nel 2017 dai Jackpot e i quasi 14 milioni di franchi destinati all’Avs (come del resto previsto dalla tassa federale sulla case da gioco). Fra le altre novità annunciate, da segnalare la possibilità di giocare in euro senza bisogno di cambiare i soldi in franchi. Un fattore che sta facendo la differenza, visto che il 50% dei clienti è italiano. Ha invece già raggiunto i 2’800 tesserati la “Lugano Class”, carta ID personale e anonima che consente la raccolta punti, la conversione e l’accesso alle promozioni.