Il semisvincolo suscita critiche
Preoccupazione per il lungo cantiere, il semisvincolo a cielo aperto e l’uso di territorio verde e sportivo
Molte voci preoccupate lunedì sera alla presentazione del progetto di semisvincolo voluto per allacciare il collegamento veloce A2-A13 alla zona commerciale e produttiva.
Alla serata di presentazione il Dt e i coordinatori del progetto hanno ribadito la bontà della ‘variante verde’ in consultazione e hanno invitato la popolazione a inoltrare le osservazioni
Chissà come si sposteranno i ticinesi nel 2040 quando si stima che sarà ultimato il collegamento veloce A2-A13 – parzialmente in galleria, costo previsto un miliardo e mezzo – fra la rotonda di Magadino e lo svincolo autostradale di Camorino. Magari le abitudini per mobilità e acquisti saranno cambiate, la spesa arriverà a casa col drone e solo pochi nostalgici dello shopping non virtuale si recheranno in auto nella zona commerciale di Sant’Antonino. Zona oggi grande generatrice di traffico che richiede soluzioni per migliorarne l’accesso viario e la viabilità interna. Per la seconda, Cantone e Comuni hanno da tempo individuato migliorie che non si sa bene quando saranno realizzate. Quanto all’accesso viario, la rivoluzione è inserita nel collegamento veloce A2-A13 la cui bozza di progetto generale è in consultazione nei Comuni e al Dipartimento del territorio fino al 6 luglio. Bozza presentata lunedì sera nella gremita sala multiuso di Sant’Antonino dove l’applausometro ha marcato più punti per le critiche che non per le suggestioni positive.
Cos’è previsto
In breve, la ‘variante verde’ prevede a Sant’Antonino un tratto a cielo aperto di 500 metri fra il portale est della galleria a doppio tubo (6,45 km) che, proveniente da Quartino, sbucherà dalla montagna all’altezza dell’attuale cavalcavia che porta al Jumbo, del campo sportivo e del nuovo centro rifiuti di Sant’Antonino (tutti e tre saranno smantellati). In questo tratto è previsto un semisvincolo da e per lo svincolo A2 di Camorino, attraverso il quale oggi proviene l’80% del traffico diretto alla zona commerciale e produttiva di Sant’Antonino: quindi solo i veicoli provenienti da ovest vi avranno accesso diretto, con la possibilità di ripartire verso ovest immettendosi sempre dal medesimo semisvincolo. Le vetture provenienti dal Locarnese non potranno per contro uscire a Sant’Antonino ma saranno obbligate a proseguire fino allo svincolo di Camorino per poi tornare indietro. Inoltre la ‘tirata’ Sant’Antonino-Camorino a partire dal semisvincolo sarà declassata a strada cantonale e sostituita nel sottosuolo da una galleria artificiale di 640 metri a quattro corsie.
Le critiche
Il rovescio della medaglia è denso. Settore primario: il semisvincolo è destinato a mangiarsi metà dell’azienda agricola posta al margine ovest. Il suo titolare, Andrea Bizzozero, è stato il primo a intervenire criticando la mancata comunicazione preventiva alla sua attenzione («L’ho saputo guardando la tv!») ed evidenziando i timori per il futuro di un’attività orientata al futuro e che va avanti da tre generazioni; nel frattempo ha potuto incontrare i tecnici del Dt e col proprio legale inoltrerà le osservazioni. Suo fratello Carlo si è fatto portavoce del
malcontento generale verso un nuovo cantiere (tempo stimato almeno 5 anni) necessario per realizzare semisvincolo e galleria sotterranea. Ciò che inciderà pesantemente sulle zone abitate limitrofe, in primis quel quartiere Nosetto che ha già pagato per il lungo cantiere AlpTransit, ma anche la parte più a ovest compresa
fra il centro scolastico e il previsto semisvincolo, dove sarà installato il cuore del cantiere. Fra le suggestioni emerse, c’è chi ha invitato a interrare anche il semisvincolo per non ripetere gli errori del passato che ora chiedono correttivi (vedi Airolo). Risposta: le nuove disposizioni federali vietano questa soluzione in passato
realizzata con successo Oltralpe. Qualcuno ha suggerito di prolungare la galleria montana sino a Camorino. Risposta: impossibile inserire un altro svincolo in zona portale nord di AlpTransit, inoltre il semisvincolo di Sant’Antonino è pensato proprio per servire la zona commerciale e produttiva.