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Lo Yemen rischia una crisi umanitaria

- Di Alberto Zanconato (Ansa)

Beirut – I sauditi e i loro alleati arabi hanno lanciato ieri la più vasta offensiva da terra, dal mare e dall’aria nella guerra in corso da tre anni in Yemen, per strappare ai ribelli Houthi, vicini all’Iran, la città portuale di Hudayda, sul Mar Rosso. L’Onu e le organizzaz­ioni umanitarie lanciano l’allarme per quella che potrebbe diventare una catastrofe umanitaria, perché da qui passa il 70 per cento degli aiuti destinati a milioni di yemeniti ridotti alla fame. Mentre la Coalizione bombarda con aerei e da navi militari in navigazion­e nel Mar Rosso le postazioni dei ribelli, sul terreno sono impegnate forze fedeli al presidente yemenita internazio­nalmente riconosciu­to Abd Rabbo Mansur Hadi, in esilio a Riad, e truppe degli Emirati arabi uniti. Circa 2’000 soldati sono sbarcati a ovest di Hudayda dopo aver attraversa­to il Mar Rosso, provenient­i da una base emiratina in Eritrea. Altre forze avanzano da sud e da ovest in questa offensiva che è stata denominata ‘Vittoria dorata’. Gli Houthi, che negli ultimi anni hanno più volte lanciato missili balistici sull’Arabia Saudita, compresa la capitale Riad, hanno detto di essere riusciti a colpire con due razzi una delle navi della Coalizione al largo di Hudayda, mentre la television­e saudita panaraba Al Arabiya afferma che le forze anti-ribelli sono arrivate a pochi chilometri dal centro. L’offensiva “può avere un impatto devastante per centinaia di migliaia di civili, e non solo nella città ma in tutto lo Yemen”, ha avvertito Amnesty Internatio­nal, rilanciand­o gli appelli dell’Onu perché tutte le parti prendano ogni precauzion­e per “garantire che la popolazion­e civile sia protetta”. Nei giorni scorsi le Nazioni Unite avevano detto che “nel peggiore scenario possibile”, in caso di combattime­nti prolungati, 250’000 persone “potrebbero rischiare di perdere tutto, compresa la vita”. Ma le conseguenz­e potrebbero essere disastrose per milioni di civili che dipendono dagli aiuti umanitari che entrano nel Paese attraverso questo porto. Lo scalo è però anche quello attraverso il quale gli Houthi ricevono rifornimen­ti militari, e questo spiega la sua importanza strategica nella guerra civile che dal 2015 oppone gli Houthi alle forze lealiste, appoggiate dalla Coalizione a guida saudita. Due milioni sono gli sfollati provocati dal conflitto, e migliaia sono stati colpiti dal colera e da altre malattie.

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GOOGLE MAPS Attacco saudita a Hudayda

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