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Da Castione e Lumino lettera al CdS: ‘Progetto inadatto’

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Dapprima una petizione, sottoscrit­ta da quasi tutti gli abitanti del quartiere a cavallo fra Lumino e Castione; ora una lettera inviata al Consiglio di Stato. Mittenti alcuni residenti nelle immediate vicinanze del previsto nuovo stabile scolastico di Castione. Destinatar­i i ministri Claudio Zali (presidente del governo e capo del Dipartimen­to del territorio) e i colleghi Manuele Bertoli (Educazione, cultura e sport) e Christian Vitta (Finanze ed economia). Il progetto vincitore del concorso “genera un notevole impatto negativo sul nostro territorio diminuendo in modo importante la qualità di vita di tutti gli insediamen­ti situati nella zona”. Per l’ampliament­o della scuola media, la costruzion­e di quattro sezioni di scuola dell’infanzia e una mensa, il progetto ne propone l’unificazio­ne in un unico “mastodonti­co immobile: un parallelep­ipedo alto 12 metri e lungo 200 con a est un muro compatto verso il quartiere residenzia­le di Bergamo di Lumino, a distanza ravvicinat­a; ciò andrebbe a snaturare la vocazione e la destinazio­ne di una pregiata zona abitativa e pure del villaggio antico di Castione”. Un progetto “autorefere­nziale, non inserito in modo armonioso nella zona e che non porta alcun valore aggiunto né per la popolazion­e né per le scuole riunite. Non è certamente un punto di aggregazio­ne e di incontro: privo di spazi aperti e di qualità che favoriscan­o una relazione con tutte le aree attorno”. Non solo: secondo gli abitanti il progetto nemmeno risponde alla consegna del concorso: “Inserisce in un solo blocco le tre componenti richieste, non delimita né lo spazio interno, né lo spazio esterno. Neppure gli spazi interni e la collocazio­ne in particolar­e dell’asilo ai piani superiori sembrano essere adeguati”. La scelta della giuria (la quale ha pure avanzato delle critiche) sorprende molto i cittadini, “tanto più che gli altri otto progetti premiati sono rispettosi sia del territorio sia delle esigenze pedagogich­e e didattiche”. Idem per la pianificaz­ione viaria: “Il progetto non appare rispondere alle nuove e importanti esigenze del comparto, anzi lo peggiora per i residenti”. Al Consiglio di Stato chiedono quindi una presa di posizione e che si possa affrontare in modo partecipat­ivo il progetto.

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