Libero scambio anche con la Turchia
La Svizzera ha firmato un accordo, nell’ambito dell’Aels, per facilitare gli scambi
Berna – Il consigliere federale Johann Schneider-Ammann ha firmato insieme ad altri ministri degli Stati membri dell’Associazione europea di libero scambio (Aels) un accordo modernizzato con la Turchia. La sottoscrizione dell’intesa è avvenuta ieri in occasione di una riunione a Saudarkrokur, in Islanda. È la prima volta che l’Aels, formata oltre che dalla Svizzera e dal Paese ospitante del meeting anche da Norvegia e Liechtenstein, sottopone a un completo aggiornamento un accordo esistente, scrive in una nota il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (Defr). Il testo è stato firmato dal ministro dell’Economia elvetico, dai suoi omologhi islandese e norvegese, così come dalla responsabile degli Esteri, della Giustizia e della Cultura del Liechtenstein. La Turchia era invece rappresentata dal ministro dell’Economia Nihat Zeybekci. Grazie all’accordo di libero scambio esistente dal 1992, i beni industriali provenienti dai Paesi dell’Aels e diretti verso lo Stato del presidente Recep Tayyip Erdogan, rieletto da poche ore, sono già totalmente esenti da dazi doganali. Con questa nuova versione, vengono iscritte disposizioni per esempio riguardo alla protezione della proprietà intellettuale, nonché al commercio e allo sviluppo sostenibile. Con un volume commerciale complessivo di circa 3,3 miliardi di franchi all’anno, ricorda il Defr, Ankara è il ventesimo partner economico di Berna in ordine d’importanza. È paragonabile a India e Arabia Saudita come mercato di sbocco per le imprese elvetiche. La notizia relativa all’accordo ha suscitato l’immediata reazione di condanna da parte di diverse Ong svizzere e organizzazioni sindacali, che l’hanno etichettato come un segnale “totalmente sbagliato” nel contesto attuale. In un appello, firmato tra le altre anche da humanrights.ch, Travail.Suisse e Unione sindacale svizzera (Uss), viene chiesto al parlamento di rinunciare per il momento alla ratifica del testo. Durante il summit islandese, SchneiderAmmann e gli altri ministri hanno sottoscritto un accordo di libero scambio pure con l’Ecuador, sesto partner commerciale della Svizzera in Sudamerica, rappresentato dal ministro del Commercio estero Pablo Campana Saenz.