Locarno-Milano, futuri ponti d’acqua
Ieri, oggi, domani all’insegna del progetto interreg Showmove-Ponti d’acqua verso il futuro, ovverosia “lo sviluppo del trasporto lungo il Lago Maggiore, il fiume Ticino e il sistema dei canali milanesi, secondo una prospettiva di rispetto ambientale e d’incremento del turismo green”. Questo il tema al centro dell’assemblea generale della Locarno-MilanoVenezia, storica associazione nata nel 1938 e ricostituita nel 2008 che si è tenuta nei giorni scorsi in riva al Verbano. Nell’occasione è stato confermato presidente Aldo Torriani. Nel corso dei lavori si è fatto il punto sull’attività svolta nel 2017, incentrata sulla preparazione del progetto “Ponti d’acqua verso il futuro” proposto oltre che dall’associazione locarnese anche dalla Provincia di Novara e, in qualità di partner, dal Consorzio Est Ticino Villoresi, l’ente di gestione delle aree protette del Ticino e del Lago Maggiore, Regione Lombardia, Parco lombardo del Ticino, Regione Piemonte e Comune di Castelletto sopra il Ticino. Progetto che, superata la prima scrematura, è in attesa della decisione della commissione incaricata del giudizio definitivo: quello dello stanziamento delle risorse finanziare. Una decisione che non dovrebbe tardare ad arrivare. Insomma, tutto sembra orientarsi verso il raggiungimento dell’obiettivo di potenziare l’utilizzo dell’idrovia Locarno-Milano (Lo-Mi) e la sua integrazione con trasporti ecosostenibili, considerato che la Lo-Mi rappresenta un itinerario multimodale (acqua-percorsi ciclabili), già utilizzato, per tratte, da parte di turisti e residenti. Per tratte in quanto non è stato ancora superato lo sbarramento della conca di Porto della Torre a Varallo Pombia, lungo il Ticino. Uno sbarramento che inibisce la fruibilità dell’idrovia Locarno-Milano, che doveva essere il fiore all’occhiello di Expo 2015. «Dal direttore dell’area amministrativa dell’Est Ticino Villoresi, Massimo Lazzarini, abbiamo saputo che per i lavori di costruzione della conca di Porto della Torre manca solo l’impresa che dovrà realizzare», dice il presidente Torriani. La spesa prevista è di 13,5 milioni di euro. Somma stanziata dalla Regione Piemonte, grazie ai contributi comunitari. Sembra, quindi, che dopo un’attesa che si è prolungata ben oltre il tollerabile, sia giunto il tempo di passare dalle parole ai fatti. Per costruire la conca di Porto della Torre occorrono due anni. A Locarno si è parlato anche di un tema in discussione a Milano: la riapertura di alcuni tratti dei Navigli.