‘Essere l’Amazon del Turismo
Segue da pagina 7 Questo ponte con la vacanza «totale», prenotabile all’ultimo e da smartphone – il trend dei Millennials – secondo Tans porterà ancora più clienti alla piattaforma. Magari strappandoli ad Airbnb, che dall’affitto di case tra privati ha di recente aperto anche agli hotel. Potenziali competitor sono poi Google e Facebook, mentre il concorrente numero uno, Expedia, dal 2017 ha ampliato la partnership con Amazon Services, che, in sostanza, permette di attrarre più traffico sul portale di viaggi. «Abbiamo potenziato le strutture alternative (case e appartamenti, per esempio), che oggi sono 5,4 milioni e continueremo a espanderle – programma Tans, che non vuole trasformarsi in quella community che Airbnb dichiara di essere –. Noi puntiamo al miglior servizio per il cliente: su questo investiremo e spenderemo sempre». Alla voce spese, certo, ci sono quei 4,1 miliardi di dollari (per tutto il gruppo, nel 2017) sotto la voce performance advertising. Si tratta per la gran parte del pay per click sui motori di ricerca per generare traffico sul sito. Tanto, troppo? «Sono un sacco di soldi – dice sorridendo Tans –, ma puntare su canali che portano utenti e visibilità è prioritario, ne vediamo il ritorno». Google un partner e non un concorrente? «Certamente ha contribuito a far diventare Booking ciò che è oggi. Per esempio aiutandoci a capire le intenzioni di viaggio», spiega Tans, che ammette di aver lei stessa «googlato» alla ricerca di informazioni per un viaggio in Africa. «Non è stato facile!», scherza la manager, che ama viaggiare con i suoi tre bambini di 14, 11 e 8 anni. «Ho una vita busy – impegnata, così dice –, ma cerco di bilanciare le energie perché se non ho forze per loro, significa che qualcosa non va. Mia figlia da piccola descriveva così il mio lavoro: “Mamma gira per il mondo, mette gli hotel su Booking, noi li prenotiamo e andiamo in vacanza”». Alla fine, come è certa Tans, è un clic che fa il viaggio. Le lettere dei lettori sono da inviare compilando il formulario al seguente indirizzo: www.laregione.ch/lettere/invia. Devono essere personali e inoltrate con nome, cognome, domicilio e recapito telefonico reperibile per il necessario controllo. In mancanza dei dati la lettera sarà bloccata. Ogni lettera viene pubblicata con la firma dell’autore, salvo gravi controindicazioni accettate dal giornale. Scritti anonimi sono cestinati. Interlocutore è il giornale. Sono da evitare riferimenti a persone terze. Non verranno pubblicate lettere che coinvolgono privati cittadini. Sono escluse le “lettere aperte” se non in casi eccezionali. Scritti manifestamente infondati, non redatti in termini urbani, ingiuriosi od offensivi non saranno pubblicati. Comunicati, prese di posizione ufficiali sono di regola trattati in cronaca. La redazione si riserva di accorciare i testi. Gli scritti pubblicati non impegnano il giornale. Viene data assoluta priorità alle lettere indirizzate esclusivamente al nostro giornale.