Body cam ai capitreno
Microcamere al personale di Trenord Nell'ambito del piano di sicurezza di Trenord i capitreno saranno dotati di body cam. Una prima conferma è arrivata a inizio di giugno, nel corso di un incontro tra Regione Lombardia, azienda trasporti e pendolari. Mancava solo l’ok del Garante della Privacy, che ora è arrivato. Da settembre, dunque, via libera alle microcamere in dotazione al personale di Trenord. La sperimentazione inizierà a settembre, solo su alcune tratte, quelle maggiormente a rischio. Fra queste c’è anche la linea transfrontaliera Milano-ComoChiasso. L’obiettivo è quello di contrastare gli episodi di violenza e microcriminalità sui treni regionali, oltre a ridurre gli illeciti a cui i pendolari di Trenord sono purtroppo abituati. I dispositivi, si apprende, verranno attivati solo in situazioni di tensione, per lanciare l’allarme. Le immagini arriveranno direttamente alla sala operativa, che in caso di necessità attiverà la Polfer più vicina per un possibile intervento. Nel piano di sicurezza di Trenord rientra anche l’utilizzo di poliziotti e guardie giurate sui treni.
Situazione più tranquilla in Ticino
Rispetto a quanto accaduto negli ultimi tempi Oltreconfine, alle nostre latitudini la situazione risulta essere più tranquilla. «Nell’ultimo anno e mezzo – ci conferma il portavoce delle Ffs Patrick Walser – non si è registrata alcuna aggressione fisica nei confronti del personale». Questo anche perché, a differenza di Trenord, sulle linee del traffico regionale in Svizzera «si effettuano controlli sporadici». In Italia, invece, anche su queste tratte un capotreno dev’essere sempre a bordo. Leggermente diverso il bilancio per quel che riguarda i dipendenti Ffs presenti alle stazioni. Pur senza sconfinare in episodi gravi, è capitato che il personale fosse stato preso a maleparole a causa dei treni in ritardo. M.M./RED