Corsa contro il tempo in Thailandia
Bangkok – L’acqua nella grotta scende, ma non abbastanza in fretta. E nuove piogge incombono: è corsa contro il tempo quella per recuperare i dodici giovani calciatori thailandesi intrappolati da quattordici giorni con il loro allenatore nella grotta di Tham Luang. Ma cercare di farli uscire subito è ancora troppo pericoloso. Molti sono estremamente deboli ed il percorso sott’acqua, di almeno 6-8 ore, ancora troppo lungo. Il dilemma per i soccorritori si fa così più pressante con il passare delle ore. Il ritorno dei monsoni, con intense piogge previste da sabato fa paura, e se il livello dell’acqua nella grotta dovesse salire, i progressi degli ultimi giorni sarebbero di colpo cancellati, rendendo impossibile portare i giovani calciatori in salvo per settimane o mesi. “Se il volume dell’acqua aumenterà con la pioggia, dovremo calcolare quanto tempo avremo, quante ore, quanti giorni. Rischieremmo di tornare alla situazione in cui ci trovavamo all’inizio”, ha detto ieri mattina il governatore Narongsak Osatanakorn, che dirige le operazioni. Le condizioni dei ragazzi sono migliorate rispetto a quelle in cui sono stati trovati lunedì sera, ma ovviamente rimangono deboli, come è evidente dai video diffusi dai Navy Seal thailandesi che hanno fornito loro cibo, cure mediche e supporto psicologico. Pianificare il recupero è un’odissea logistica: tra l’entrata della grotta e la sponda fangosa dove il gruppo è bloccato dal 23 giugno ci vogliono quasi sei ore, da raddoppiare considerando il ritorno. E con i ragazzi a rimorchio e il bisogno di far loro riprendere fiato, i tempi si allungherebbero ancora. Senza considerare che potrebbero essere colti da crisi di panico che metterebbero a rischio non solo la loro vita ma anche quella dei soccorritori. Un miglioramento significativo è stato segnalato nel primo chilometro e mezzo della grotta, dove l’acqua è scesa a un livello che rende il tratto percorribile a piedi. Ma è la parte più in profondità, oltre due chilometri, a essere tuttora largamente impraticabile, con tortuosi cunicoli ancora sommersi in alcuni casi fino al soffitto.