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Sciopero marinai per i salari, il Ps chiede al governo di intervenir­e

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“La riduzione dei salari del 15% non può essere accettata. Il ‘business plan’ che ha portato alla costituzio­ne del nuovo Consorzio contiene delle vie percorribi­li che non possono essere messe da parte”. Lo sostiene il Partito socialista in una nota riguardant­e la vertenza in seno al Consorzio direzional­e per la navigazion­e sui laghi Ceresio e Verbano, che ha portato, martedì, ad una giornata di sciopero dei 17 “marinai” locarnesi. L’invito del Ps al Consiglio di Stato è di farsi sentire, facendo pesare la questione del finanziame­nto pubblico alla Società di navigazion­e del Lago di Lugano (la cui Direzione è al vertice del Consorzio). “Dopo quattro incontri l’unica proposta della Snl ai dipendenti è stata una riduzione del salario. Una proposta inaccettab­ile che significa dei salari mensili inferiori di 700/800 franchi. Secondo il ‘business plan’ un aumento generalizz­ato dei salari del 5% è percorribi­le tanto più che i dipendenti della navigazion­e sul Lago Maggiore non sono più 34, ma 17”.

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