‘La sicurezza? Tra 20 e 30mila franchi a partita’
Se per l’hockey ci sono quindi cambiamenti all’orizzonte, all’Fc Lugano «abbiamo chiesto di attivarsi presso l’Associazione svizzera di calcio per trovare una soluzione sul come evitare disordini prima, durante e dopo le partite a rischio» afferma Norman Gobbi. Niente riconoscimento facciale quindi, né identificazione alle entrate. Con un avviso neanche tanto velato, però. ‘‘Se la situazione non migliorasse – scrive infatti il Dipartimento istituzioni – ci riserveremo di tornare sulla richiesta di dotare anche lo stadio di Cornaredo di un sistema di identificazione dei tifosi nel settore ospiti’’. Di più. ‘‘In assenza di significativi miglioramenti, il Dipartimento potrà decidere di aumentare sensibilmente gli importi a carico dell’Fc Lugano per il mantenimento dell’ordine pubblico in occasione delle partite a rischio’’. Costi già alti, dato che «ogni partita per la sicurezza spendiamo tra i 20 e i 30mila franchi» risponde da noi interpellato Michele Campana, direttore generale dell’Fc Lugano. «Ci invitano a discutere con le autorità e la Swiss football league per individuare possibili miglioramenti al più presto – continua Campana – e noi sicuramente lo faremo. Siamo disposti a rimettere in discussione la situazione attuale, ma penso che non ce ne siano tante di più efficienti, anzi. Però siamo a disposizione».