Il Lugano fa la voce grossa
In gol dopo 4’, e sullo 0-2 al 39’, i bianconeri resistono con ordine e disciplina al tentativo di ritorno del Sion
Sion – Se il detto “chi ben comincia è a metà dell’opera” avesse anche solo un fondo di verità, la stagione del Lugano potrebbe andare al di là delle più rosee aspettative. Uscire dal Tourbillon con tre punti in saccoccia è sempre impresa che il più delle volte non riesce, a maggior ragione alla prima di campionato e contro un avversario desideroso di lasciarsi alle spalle la deludente e tribolata ultima stagione. E invece, per la seconda volta consecutiva il Lugano se ne va dal Vallese con la posta piena e con pieno merito. È vero, a ben guardare a fare la partita è stato il Sion, ma con tanto possesso palla e poche concrete occasioni per impensierire Baumann. L’estremo difensore bianconero, alla prima in Super League, ha dovuto intervenire per davvero una sola volta, andando a deviare alla grande un colpo di testa ravvicinato di Kasami. Per il resto il Lugano, criticato dopo la sconfitta con l’Inter per una fase difensiva apparsa lacunosa, non ha concesso praticamente nulla, lasciando ai padroni di casa la miseria di quattro conclusioni nello specchio (tre delle quali di normale amministrazione). L’impostazione della sfida è stata chiaramente condizionata dal gol d’apertura, firmato da Mihajlovic dopo appena 4’: il Lugano si è subito trovato nell’esigenza di dover difendere il risultato e lo ha fatto con ordine, disciplina e sacrificio, all’immagine della coppia centrale Golemic-Daprelà, più volte immolatasi sulle conclusioni (anche a botta sicura) dei vallesani. Lo 0-2 trovato ancor prima della pausa sull’asse Crnigoj-palo-Daprelà (da rimarcare la freddezza del difensore nell’evitare il portiere) non ha fatto che accentuare la piega tattica presa dalla sfida, ma soltanto il rigore fischiato a Golemic al 73’ per fallo di mano (lui afferma di essere stato colpito al capo) ha permesso ai padroni di casa di sperare concretamente nella possibilità della clamorosa rimonta. Peccato solo che i bianconeri non siano riusciti ad avere una migliore gestione delle riparten-
ze, perché le possibilità di chiudere definitivamente la sfida ci sono state (una grossissima sui piedi di Ceesay). Il Lugano ha dunque vinto la partita inaugurale della stagione (per la prima volta dal ritorno in Super League), mettendo in pratica quanto mostrato dal recente Mondiale: compattezza e ripartenze. Una tattica che i bianconeri hanno dimostrato di saper interpretare molto bene. Rimane da vedere cosa cambierà quando a prendere in mano le redini del gioco dovranno essere gli uomini di Abascal. Per il momento, va molto bene così...