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Liberté, égalité e Mbappé

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Gli stupidi dicono che finalmente una squadra africana ha vinto il Mondiale. Non è vero! Ha vinto la Francia! Mi domando, se quegli undici in campo fossero stati tutti biondi, avrebbero vinto qualcosa? Oggi la Francia ha una fabbrica di calcio a livello di una grande multinazio­nale. Il calcio francese significa “materia prima” per tutto il mondo e tutte le tasche! La scuola di calcio francese mette sul mercato dei profession­isti che rispettano il loro mestiere. Lavoro serio. Che siano neri o bianchi a me non interessa. Non voglio più sentire la parola razza, siamo una specie e basta. Differenzi­are gli uomini in razze porta alle guerre tragiche. Preferisco dividere gli uomini in: stupidi, ladri, violenti, creduli, mafiosi, ricchi o poveri di diverse nazionalit­à. I francesi hanno insegnato a questi ragazzi a giocare a calcio e non solo. Quelli venuti dalle colonie all’inizio mangiavano con le mani, non sapendo usare le posate al tavolo. La Francia ha sfruttato il potenziale e il talento dei suoi giovani provenient­i dai quattro angoli del pianeta. In Russia ha vinto la miglior squadra, perché a parte che possiede una fondazione di cemento armato pronta per alzare un grattaciel­o, la Francia si è presentata protetta a tutti piani. Una squadra di fuori classe, comandata da un campione! In questa squadra le parole égalité, fraternité, liberté vanno per tutti e anche per Mbappé!

Constantin Cojocariu, Chiasso

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