Casinò: il piano così non va
Angela Pagano, commissario straordinario di liquidazione del Comune di Campione d’Italia, approdata la scorsa settimana sulla sponda italiana del Ceresio, ha deciso ieri di non sottoscrivere l’accordo di ristrutturazione debiti della società di gestione del casinò. Con questa decisione il piano non può dunque essere presentato al Tribunale di Como, chiamato a decidere sull’istanza di fallimento della casa da gioco dell’enclave presentata a gennaio dalla Procura lariana. Il termine è, infatti, quello di oggi, 25 luglio; legge fallimentare che non ammette peraltro la possibilità di un’ulteriore proroga. Numerosi i rilievi critici presentati in una relazione tecnica allegata e firmata dalla consulente finanziaria Carla Bottini. Una giornata delicatissima, quindi, quella di ieri per tutta la comunità campionese e per i dipendenti comunali riunitisi a metà pomeriggio in assemblea, dopo che negli scorsi giorni avevano espresso forti perplessità (con successiva diffida al sindaco, Roberto Salmoiraghi) in merito al piano di ristrutturazione del debito del casinò approvato a maggioranza, venerdì, dal Consiglio comunale. «Per ora ne abbiamo semplicemente preso atto» ci rispondono, a incontro concluso, i portavoce della Rappresentanza sindacale unitaria (Rsu) che questa mattina, insieme alle organizzazioni sindacali provinciali, saranno ricevuti in Prefettura a Como. Lì troveranno anche il commissario straordinario dal quale si attendono delucidazioni sui possibili scenari futuri e sulla possibilità, ormai sempre più avvertita, di pagamento dei salari. I dipendenti comunali, infatti, sono senza stipendio dallo scorso febbraio, e in molti cominciano a subire, loro malgrado, i contraccolpi di un frustrante essere diventati – come inneggia il loro slogan – “lavoratori a costo zero”.