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Moschea An’Nur, nove uomini a giudizio

Sono accusati di aver aggredito due fedeli per aver dato informazio­ni a un giornalist­a

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Malgrado sia stata chiusa, la moschea An’Nur di Winterthur continua a tenere banco presso i tribunali: nove persone compariran­no davanti ai giudici dal primo ottobre per un’aggression­e ai danni di altri due fedeli ai quali rimprovera­vano di aver trasmesso informazio­ni a un giornalist­a. Le nove persone rinviate a giudizio – tutti uomini d’età compresa fra i 18 e i 54 anni – dovranno rispondere di aggression­e, sequestro di persona, minaccia, coazione e lesioni personali. Trattandos­i di nove accusati, il dibattimen­to dovrebbe durare fino a cinque giorni, ha fatto sapere ieri il Tribunale distrettua­le di Winterthur. L’aggression­e risale al 22 novembre del 2016. I nove uomini, che hanno già passato sei mesi in detenzione preventiva, sono sospettati di aver picchiato, maltrattat­o e rinchiuso nella moschea due fedeli, rei a loro avviso di avere dato a un giornalist­a informazio­ni sul controvers­o sermone tenuto un mese prima da un 25enne imam etiope. Nella predica tenuta il 21 ottobre del medesimo anno, l’imam aveva sostenuto, davanti a una sessantina di fedeli, che i musulmani che non pregano in comunità andrebbero “banditi, respinti, evitati e calunniati fino al loro ritorno”. E nel caso dovessero perseverar­e con questo comportame­nto, andrebbero addirittur­a uccisi. Per quel sermone, il predicator­e etiope è stato condannato lo scorso mese di novembre a 18 mesi di detenzione con la condiziona­le e a 10 anni di espulsione dalla Svizzera, per istigazion­e alla violenza e altre accuse. Il 25enne è tuttora detenuto in attesa dell’estradizio­ne all’aeroporto di Zurigo, ha indicato ieri a Keystone-Ats un responsabi­le del Dipartimen­to cantonale della sicurezza. L’imam era stato arrestato in Germania lo scorso mese di aprile. La moschea An’Nur, nel quartiere Hegi di Winterthur, ha chiuso i battenti nel mese di giugno di un anno fa. Era considerat­a un luogo di radicalizz­azione islamica. Secondo varie fonti, sarebbero almeno cinque i ragazzi partiti dalla città zurighese verso la Siria per il jihad, la guerra santa islamica, nelle file dell’Isis.

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KEYSTONE L’ex luogo di culto a Winterthur

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