Seicento migranti sfondano a Ceuta
Battaglia campale nell’enclave spagnola in Marocco. Spagna Paese Ue con più arrivi nel 2018.
Madrid – La Guardia Civíl lo ha definito l’assalto probabilmente più violento al ‘muro’ spagnolo di Ceuta, l’enclave di Madrid in territorio marocchino: 800 migranti subsahariani hanno attaccato la doppia recinzione alta sette metri che circonda la città e in 602 sono riusciti a sfondare. Entrando in Spagna dopo una battaglia campale. I migranti, quasi tutti uomini, sono scesi dal Monte Gurugu, dalla parte marocchina della frontiera dove a migliaia attendono il momento buono per tentare di passare in terra spagnola ed europea. Hanno attaccato le recinzioni, arrampicandosi o cercando di romperle con cesoie e seghe. E perfino ‘lanciafiamme artigianali’. L’azione si è svolta in una zona dove curve nel percorso della rete creano angoli morti che rendono arduo il controllo delle telecamere di sicurezza. Molti si sono feriti col filo spinato in cima alle recinzioni. Quando sono arrivati gli agenti spagnoli e marocchini è partito lo scontro: lanci di feci, calce viva, pietre, bottiglie incendiarie. La Croce Rossa spagnola ha medicato 132 migranti e 22 agenti. L’assalto è il primo riuscito di quest’anno: l’ultimo sfondamento risaliva al febbraio del 2017, quando 850 migranti erano riusciti con un attacco in massa, e a sorpresa, ad entrare dal valico doganale stradale. Il nuovo sfondamento arriva mentre la Spagna attraversa una fase critica per il forte aumento degli arrivi di migranti via mare su barconi salpati dalle coste del Nord Africa. I centri d’accoglienza lungo la fascia mediterranea andalusa sono tutti completi. A Cadice, Malaga, Tarifa, Algeciras, vengono aperti centri sportivi e padiglioni comunali per accogliere i migranti subsahariani e nord-africani. Le autorità regionali parlano di situazione “al collasso”. Dopo la chiusura dei porti italiani e maltesi alle navi delle Ong, la Spagna del nuovo premier socialista Pedro Sanchez è vista come la terra di approdo più facile. È diventata il Paese Ue con più arrivi, 18’653 via mare dall’inizio dell’anno al 18 luglio, contro 17’838 in Italia e 14’490 in Grecia. Le frontiere terrestri con il Marocco delle due enclave in Marocco, Ceuta e Melilla, inoltre sono state sfondate dal primo gennaio da altri 3’719 migranti.