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Per una Locarno a misura di bici

- Di Matteo Buzzi, consiglier­e comunale dei Verdi a Locarno

Segue da pagina 9 (…) inferiore ai 3 km, si può immaginare l’enorme potenziale che potrebbe essere coperto con la bicicletta, a maggior ragione nell’era della bicicletta elettrica. Lo scorso 9 luglio il Consiglio comunale di Locarno ha approvato a larga maggioranz­a la mozione presentata da Alessandro Spano e cofirmatar­i per l’allestimen­to di un piano della mobilità ciclistica. In tutti i 4 punti principali di azione del piano, che Pro Velo Ticino propone di realizzare in tutte le realtà urbane, si notano importanti lacune a Locarno. Locarno non ha un obiettivo per la quota parte degli spostament­i fatti in bici, ma nemmeno il Piano d’agglomerat­o del Locarnese (Paloc) ne ha di vincolanti. La rete ciclabile a Locarno è frammentat­a con diversi punti critici e pericolosi. Tutti i quartieri della città dovrebbero essere toccati da una capillare rete di collegamen­ti ciclabili sicuri. E con collegamen­ti sicuri intendo solo 3 tipologie possibili: ciclopiste separate dal traffico motorizzat­o, zone 30 o zone incontro a 20 km/h. Corsie ciclabili tratteggia­te e invadibili dal traffico motorizzat­o a 50 km/h oppure zone 30 o zone 20 invase dal traffico di transito non possono essere considerat­e dei tratti ciclabili attrattivi e sicuri. Una particolar­e attenzione va data agli incroci con le arterie stradali principali e ai parcheggi per le bici, molto spesso dimenticat­i. Nella mobilità scolastica e aziendale si deve fare molto di più per promuovere la bici e le campagne promoziona­li della bicicletta vanno potenziate. Il piano di mobilità ciclabile andrà coordinato con il piano del traffico in allestimen­to e le misure del Paloc. Auspico quindi che il piano possa prevedere chiarament­e nella zona urbana la priorità del trasporto pubblico e della mobilità dolce o intelligen­te. Le premesse del Municipio di Locarno non sono però di buon auspicio: il programma di ampliament­o dei parcheggi per auto in città, addirittur­a in pieno centro storico, indica che le priorità sembrano ancora altre. Visto il ritardo ventennale e le tempistich­e sempre lunghe nella realizzazi­one di infrastrut­ture per la bici, sono deluso dal ritiro del terzo punto della mozione: lo stanziamen­to di un credito in questo ambito nell’anno a venire avrebbe obbligato il Municipio ad accelerare l’allestimen­to del piano di mobilità ciclistica. Si spreca un’altra occasione per procedere più speditamen­te a favore della bici. Ciononosta­nte, con l’approvazio­ne della mozione è stato sicurament­e fatto un importante passo in avanti. Ora la palla passa nel campo del Municipio.

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