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‘Procurator­e pubblico straordina­rio, l’Esecutivo è piuttosto scettico’

- A.MA.

Dal Tribunale penale cantonale al Ministero pubblico. Dalla magistratu­ra giudicante a quella inquirente. La Procura sollecita un potenziame­nto temporaneo, tramite un procurator­e straordina­rio, per poter chiudere “alcuni procedimen­ti finanziari datati”. L’istanza è pendente ormai da tempo in governo. Tuttavia «il Consiglio di Stato è molto scettico e critico su questa richiesta perché – dice il capo del Dipartimen­to istituzion­i alla ‘Regione’ – non si sono ancora viste, nell’ufficio giudiziari­o in questione, quelle misure di carattere organizzat­ivo e operativo che potrebbero permettere di produrre di più con le risorse già oggi a sua disposizio­ne». Negli ultimi anni, continua Norman Gobbi, «il Consiglio di Stato, attraverso il Dipartimen­to che dirigo, ha concesso risorse, mi riferisco in particolar­e ad analisti, per rendere più incisiva l’azione di contrasto ai reati economico-finanziari». Aggiunge: «Ancora questo mese incontrere­mo comunque il procurator­e generale Andrea Pagani e ne discuterem­o. Questo prima di prendere una decisione definitiva con riferiment­o al Preventivo 2019 del Cantone». Ieri intanto alcune decisioni il governo le ha prese. Decisioni importanti concernent­i il Tribunale penale e dunque le sue due Corti, quella delle assise criminali e quella delle assise correziona­li, davanti alle quali si tiene buona parte dei processi che si celebrano ogni anno in Ticino. Ha designato un giudice supplente a tempo pieno, che entrerà in carica a breve (il 1° settembre) e ha attribuito definitiva­mente, sempre al Tpc, i due vicecancel­lieri in più che nel luglio 2017 gli aveva assegnato a titolo provvisori­o. Ma soprattutt­o il governo è intenziona­to a proporre prossimame­nte al Gran Consiglio, con una modifica della Legge sull’organizzaz­ione giudiziari­a, un aumento del numero dei giudici ordinari del Tpc: dagli attuali 4 a 5. Il Tribunale penale “ha aperto, lo scorso anno, un numero ancora maggiore di nuovi incarti, raggiungen­do quota 246”, rileva il Rapporto 2017 del Consiglio della magistratu­ra e delle autorità giudiziari­e. “Per il terzo anno di fila” il Tpc “è stato confrontat­o con un carico di lavoro notevolmen­te aumentato”. Per farvi fronte arrivano ora dal governo le prime misure.

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TI-PRESS Il direttore del Di Gobbi

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