Due espulsioni per droga
Condannati ed espulsi. Si è conclusa ieri alle Assise criminali di Lugano la parabola giudiziaria di due cittadini albanesi accusati di aver infranto la Legge federale sugli stupefacenti. La giudice Rosa Item ha condannato i due giovani – di 28 e 19 anni – rispettivamente a 28 e 29 mesi di carcere. Per entrambi il periodo da espiare è stato fissato a 7 mesi. Il 28enne – richiedente l’asilo – è arrivato in Svizzera nella primavera del 2017, pochi mesi dopo ha iniziato a delinquere: ha procurato alloggio a tre connazionali (fra cui il 19enne), spacciatori. «Volevo fare un favore a dei compaesani», si è giustificato. «Nessuno rischia la galera per niente», ha replicato la presidente della Corte, non credendogli. L’uomo, inoltre, è colpevole di minaccia verso l’ex compagna, avendole scritto messaggi intimidatori. Sono inoltre numerose le condanne inflittegli in Italia, a causa delle quali è stato espulso dal Paese. Riguardo al 19enne: si tratta di uno dei numerosi ‘galoppini’ mandati dall’Albania allo scopo di spacciare eroina. Nello specifico, oltre 600 grammi sono passati per le sue mani. Di questi, più di 100 sono stati venduti tra Lugano e Lucerna. Il giovane, non avendo un permesso di soggiorno, è stato anche condannato per infrazione alla Legge federale sugli stranieri e per pornografia. Infatti sul suo telefono cellulare gli inquirenti hanno trovato un video ritraente atti sessuali con animali. Oltre alla condanna, entrambi saranno espulsi dalla Svizzera per sette anni. Questione di poco conto per il 19enne, che non ha legami nel Paese, meno per il 28enne: oltre a lui si trovano in Ticino con lo stesso status anche i figli. «Si tratta di una presenza temporanea, viziata dalla manifesta assenza di requisiti (non essendo perseguitati politicamente, ndr) per il suo mantenimento», ha però specificato Item.