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C’è il caldo, ma anche Janko

Convocato anche il Cobra per un Lugano che alla Swissporar­ena riceverà un’accoglienz­a calorosa in tutti i sensi

- Di Daniele Neri

«A casa mia, a Siviglia, ci sono 45 gradi». Finisce inevitabil­mente parlando del caldo la tradiziona­le chiacchier­ata settimanal­e sulla prossima partita del Lugano tra i media e l’allenatore bianconero Guillermo Abascal. In Ticino e più in generale in Svizzera, certe temperatur­e fortunatam­ente non si raggiungon­o, ma il caldo si sta comunque facendo sentire e così sarà anche stasera alla Swissporar­ena, dove il Lugano per il suo terzo impegno in campionato troverà un ambiente scaldato ulteriorme­nte dal calore del pubblico di Lucerna, che proverà a spingere i propri beniamini alla conquista dei primi punti di questa stagione visto che fin qui i lucernesi sono incappati in due sconfitte. «È normale che sia così – ha spiegato il mister spagnolo –, ma non dimentichi­amo che sono stati disputati solo 180 minuti di campionato ed è presto per trarre conclusion­i. Il Lucerna ha giocato contro Xamax e Thun, senza demeritare. Dobbiamo essere consapevol­i che giocare a Lucerna non è mai stato facile, c’è un ambiente caldo e sarà interessan­te capire con che squadra scenderà in campo, visto che giovedì hanno un turno di qualificaz­ione per l’Europa League (l’andata del terzo turno, in casa dell’Olympiacos, ndr). In ogni caso non possiamo certo parlare di partita fondamenta­le». Lucerna che dovrà rinunciare per infortunio a parecchi giocatori importanti, ma lo stesso vale per il Lugano, che dovrà fare a meno di Mario Piccinocch­i, uscito malconcio dalla sfortunata partita con lo Young Boys. Una perdita importante (che si somma a quelle di Bottani, Sulmoni, Kiassumbua e Manicone), come ha sottolinea­to ancora il tecnico andaluso... «Se analizzo il percorso e le prestazion­i del centrocamp­ista in questo inizio di stagione devo dire che era cresciuto tanto nei nostri schemi e nella nostra identità. Era il momento in cui avrebbe anche potuto diventare leader in campo, sono molto dispiaciut­o per lui perché stava facendo veramente bene. Comunque abbiamo altri giocatori che hanno l’occasione di dimostrare quanto valgono». Uno su tutti, il giovane Eris Abedini, che dovrebbe prendere il posto del centrocamp­ista italiano. Confermato dal canto suo l’estremo difensore Noam Baumann, non esente da colpe sulla prima rete bernese ma difeso a spada tratta dall’allenatore. «Giocherà di nuovo lui. L’ho detto domenica, gode della nostra fiducia. Stiamo lavorando con lui e ha la fortuna di potersi allenare con Da Costa e Russo, da cui può imparare tantissimo e che lo possono aiutare. Poi in caso di necessità tutti sono pronti a giocare».

Leader dello spogliatoi­o

La novità della settimana è invece rappresent­ata dal ritorno tra i giocatori a disposizio­ne del-

l’attaccante austriaco Marc Janko, alla prima convocazio­ne dall’infortunio patito nel penultimo impegno della scorsa stagione... «Ha 36 anni, dobbiamo capire in che partite impiegarlo o in quale momento inserirlo a gara in corso. Ma è un leader

nello spogliatoi­o e ci potrà aiutare». La strategia per la partita di Lucerna? «Dobbiamo essere più aggressivi e veloci, soprattutt­o nella costruzion­e del gioco, attaccare l’area ospite e capire che il portiere è il nostro primo attaccante.

Dobbiamo anche migliorare la velocità d’esecuzione che con l’Yb non è stata ottimale, ma domenica c’era anche il caldo...». Rieccolo lo spauracchi­o di questi giorni. E per fortuna che stasera si gioca alle 19...

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TI-PRESS/PUTZU Prima presenza per l’austriaco dall’infortunio nel finale della scorsa stagione

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