Case anziani già coperte dal Cantone, per gli infermieri...
«Ci siamo già fatti carico delle spese per quanto riguarda le case anziani, mentre per gli infermieri a domicilio il calcolo esatto dei contributi da versare richiederà più tempo». Qualcosa si muove in Ticino sulla questione dei materiali di cura non più rimborsati dalle casse malati. A spiegarcelo è Francesco Branca, capo dell’Ufficio degli anziani e delle cure a domicilio. Capire a quanto ammontano i nuovi costi non sarà evidente, così come trovare i fondi: «Ad oggi non sappiamo ancora dove reperire le risorse necessarie. Non sarà scontato, ma siamo convinti di riuscire a trovare una soluzione. Parteciperemo a un incontro con gli altri Cantoni durante la seconda metà di agosto». Le associazioni di categoria hanno intanto raccomandato, in assenza di un rimborso da parte delle assicurazioni, di inoltrare le fatture alle amministrazioni cantonali: «Finora non ne abbiamo ricevute», rileva Branca. Attualmente i Cantoni coprono spesso la loro parte con un forfait: «In Ticino ci basiamo su prezzi standard a cui viene dedotta la tariffa della cassa malati. Gli attuali costi non tengono conto però di tutto il materiale. Sarà necessario avere maggiori dati prima di aggiornare i nostri standard». Un’ipotesi, quella dei forfait, non praticabile secondo l’Asi: «Se si continuasse così – fa notare Pierre-André Wagner, responsabile del servizio giuridico – le infermiere che non usano materiali incasserebbero troppo e quelle che ne impiegano molti incasserebbero troppo poco». I Cantoni hanno chiesto recentemente di aumentare le tariffe delle prestazioni di cura a domicilio. Nel frattempo però il Consiglio federale propone di fare l’esatto contrario.