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Aiuto ai contadini, salvagente per i pesci

Siccità, il Defr riduce il dazio sul foraggio grezzo e vara altre misure. La Fsp lancia l’allarme.

- Ats/red

La Confederaz­ione adotta le prime misure per aiutare i contadini a contrastar­e gli effetti della siccità persistent­e. Il dazio sul foraggio grezzo verrà ridotto. Sono previste deroghe nei settori pagamenti diretti e agricoltur­a biologica e verranno messi a disposizio­ne mutui nel quadro dell’aiuto alla conduzione aziendale. Lo annuncia in una nota il Dipartimen­to federale dell’economia, della formazione e della ricerca (Defr). Le misure decise dal dipartimen­to di Johann Schneider-Ammann integrano i provvedime­nti adottati dai Cantoni. A livello federale la priorità è stata data alla riduzione del dazio sulle importazio­ni di foraggio grezzo. I raccolti di fieno nelle regioni a bassa quota sono stati per lo più soddisface­nti, ma in alcune regioni la siccità persistent­e ha messo a rischio l’approvvigi­onamento. Il Defr ha quindi deciso di ridurre il dazio su determinat­i foraggi, quali fieno e mais da silo, per un periodo limitato, per compensare l’aumento dei prezzi. Altre misure sono già state adottate o allo studio a livello cantonale, precisa la nota. Il Defr invita i Cantoni ad utilizzare il loro margine di manovra.

‘Siamo vicini alla tragedia’

Le torride temperatur­e rappresent­ano una sfida alla sopravvive­nza per i pesci: è l’allarme lanciato dalla Federazion­e svizzera di pesca (Fsp), che invita la popolazion­e ad evitare attività stressanti per questi animali (navigazion­e, bagni, prelievi di acqua ecc.). Obiettivo: evitare una tragedia come quella del 2003. In una nota, la Fsp ricorda che temperatur­e dell’acqua superiori ai 20 gradi sono un fattore di stress per molte specie. Dai 23 gradi in su la situazione si fa critica e se la temperatur­a raggiunge 25 gradi per lunghi periodi è morte certa per i temoli e le trote. Stando ai dati dell’Ufficio federale dell’ambiente, le acque di molti fiumi hanno già superato questa soglia. Ieri nel primo pomeriggio la Tresa a Ponte Tresa misurava ad esempio 28,3 °C; e a Sciaffusa l’acqua del Reno ha raggiunto 27,6 °C provocando una moria di temoli. Le autorità cantonali hanno finora ripescato una tonnellata di pesci morti. Il Cantone ha adottato misure per salvaguard­are la fauna ittica: alle cascate del Reno una passerella di legno, sotto la quale si rifugiano i temoli alla ricerca di acqua più fresca, è stata chiusa al pubblico. Le autorità hanno anche proceduto alla cattura di 35mila esemplari per permettere un ripopolame­nto qualora ciò dovesse rendersi necessario. Il Ps, dal canto suo, ha chiesto di disattivar­e i due reattori della centrale nucleare di Beznau, a Döttingen (Ag), per prevenire una moria di pesci nei fiumi Aare e Reno. In vari Cantoni, i guardapesc­a hanno effettuato catture per salvare i pesci dei corsi d’acqua che si stanno prosciugan­do. “Siamo vicini alla tragedia”, afferma Philipp Sicher della Fsp, citato nella nota.

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