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Un centinaio di morti del sisma in Indonesia Migliaia di turisti in attesa di evacuazion­e

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Giacarta – A ventiquatt­ro ore dal terremoto di magnitudo 7 che ha colpito l’isola di Lombok, in Indonesia, il bilancio ufficiale delle vittime era salito ieri ad almeno 98 morti e 209 feriti. Secondo altre fonti, i decessi potrebbero essere almeno 142. A causa della scarsità di mezzi adeguati, non si è ancora scavato sotto molte abitazioni crollate e almeno una moschea. “I numeri potrebbero aumentare”, ha detto il portavoce dell’Agenzia indonesian­a per la gestione dei disastri. Secondo Sutopo Purwo Nugroho, fino a 20mila persone hanno dovuto lasciare le proprie case perché crollate o comunque rese inagibili. Molte delle 13mila abitazioni danneggiat­e erano già state indebolite struttural­mente dalla scossa di magnitudo 6,4 avvenuta una settimana prima. I danni si registrano in particolar­e nella parte settentrio­nale di Lombok, relativame­nte priva di strutture turistiche ma comunque abitata da residenti locali. Se le autorità non hanno ordinato evacuazion­i, da Lombok e in particolar­e dalle vicine tre isole Gili è però un fuggi fuggi di turisti. A Gili Trawangan, dove stranieri e residenti hanno passato la notte all’addiaccio sull’unica collinetta per il timore di uno tsunami, fin dalla mattina in migliaia hanno occupato la spiaggia nella speranza di poter salire sulle poche barche disponibil­i per lasciare l’isola. Le autorità hanno annunciato che 1’200 persone sono state evacuate dalle Gili in giornata, ma ancora in serata sui social media alcuni turisti lamentavan­o di essere all’oscuro sui piani di evacuazion­e.

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