Ail realizza utili per 10,5 milioni nel 2017 Dopo la rissa, l’estradizione
Ail sorride: chiusura in bellezza con un utile d’esercizio di 10,5 milioni di franchi. Le Aziende industriali luganesi Sa (Ail) hanno presentato il rapporto annuale integrato sull’esercizio per il 2017. Il documento evidenzia una duplice prospettiva: quella di lungo respiro temporale – legata alla sostenibilità economica, ambientale e sociale degli orientamenti strategici dell’azienda – e quella a breve termine, in relazione all’impatto delle azioni intraprese e dei progetti realizzati sul bilancio finanziario annuale. Una cifra d’affari di oltre 300 milioni, 368 dipendenti, più di 112mila clienti e Ail si conferma protagonista del panorama aziendale ticinese. L’anno appena trascorso può essere senza dubbio valutato positivamente: infatti, in una prospettiva a breve termine, il risultato finanziario raggiunto è in linea con quanto preventivato e non fa altro che rafforzare la solidità dell’azienda. Con uno sguardo a lungo termine invece, l’Ail ha lavorato per raggiungere degli obiettivi strategici che sono consistiti nel consolidare la posizione raggiunta nella distribuzione dei vettori energetici tradizionali – elettricità e gas naturale – e dell’acqua potabile alle economie domestiche e alle aziende del proprio comprensorio, come anche nello sviluppo di nuovi prodotti e servizi nell’ambito dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili. Le Ail Sa sono il più importante distributore al dettaglio di acqua, gas ed elettricità in Ticino. I loro prodotti e servizi sono acquistati ogni giorno da oltre 110mila privati e aziende, in circa 56 Comuni dal Ceneri a Novazzano.
È stato estradato dall’Italia il 45enne accusato degli accoltellamenti all’esterno del Quartiere Maghetti l’ottobre scorso. A darne notizia, il Ministero pubblico e la Polizia cantonale, che sottolineano come la consegna alle autorità ticinesi del cittadino cubano residente in provincia di Como sia avvenuta ieri. L’uomo era stato arrestato il 16 novembre 2017 in Italia grazie a un mandato di arresto internazionale del Ministero pubblico, diramato a seguito di approfondimenti nell’inchiesta della Polizia cantonale. L’inchiesta è coordinata dal procuratore pubblico Antonio Perugini. All’alba di sabato 21 ottobre dell’anno scorso un uomo accoltellò quattro persone fuori dalla discoteca Blu Martini. Una dozzina i partecipanti alla maxi-rissa, suddivisi in sudamericani e albanesi. Sono stati questi ultimi ad avere la peggio con quattro feriti, di cui tre balcanici residenti in Italia e uno svizzero domiciliato nel Mendrisiotto. L’uomo era stato ripreso da una videocamera di sicurezza e in seguito identificato. Ora dovrà risponderne nelle aule penali ticinesi.