Una prima serata svizzera a dir poco fallimentare

Piazza, brutta Piazza, quando sullo schermo appare un film fallito: incapace di dire, di far volare, di essere cinema. È successo con un film atteso, un film di casa, cui non è stata concessa quella rete che di solito hanno i trapezisti al circo e che al Festival, in Piazza Grande, significa passare come secondo film. No, ‘Le vent tourne’ di Bettina Oberli doveva essere un film del Festival, proprio per la sua produzione che coinvolge tanta Svizzera, compreso il Giura dove la vicenda di questo povero film è ambientata. Povero, intendiamoci, non per produzione, ma per riuscita. La regista non riesce a uscire dalla banalità di un racconto incapace di dare emozioni. Eppure sulla carta tanti erano i temi importanti che cercavano sviluppo: una storia d’amore a tre con una donna che lascia l’uomo con cui ha costruito la vita per soddisfare la sua sensualità, una Madame Bovary senza nobiltà, ma anche il problema dell’allevamento ecologico, dell’energia eolica pulita che rovina con il suo rumore un’intera valle, il problema ancora vivo dei nati a Chernobyl. Nel film infatti appare anche una ragazza dell’Est mandata a respirare aria pulita alla fattoria di Pauline e Alex. Pauline (Mélanie Thierry) è la Bovary contadina, mentre Alex è un Pierre Deladonchamps che non si salva dal naufragio di un film che Bettina Oberli, purtroppo, non è riuscita a portare in porto.

Stasera Diego Abatantuono

Non manca di fantasia Denis Rabaglia, di certo nell’allestire il cast: per il suo ritorno in Piazza Grande il regista svizzero ha cooptato anche Diego Abatantuono e Sandra Milo, fra i protagonisti di ‘Un nemico che ti vuole bene’. In sintesi, la storia è questa: una notte un professore salva la vita a un giovane ferito da un colpo di pistola. Quel giovane si rivela essere un killer che, per sdebitarsi, promette al professore di eliminare il suo peggior nemico. Ma chi è il nemico? Quella proposta porta scompiglio in una vita, fino a quel punto, del tutto ordinaria...