Prove generali di mid-term, occhi di nuovo sull’Ohio
Washington – Prove generali, in scala ridotta, del voto di mid-term, ieri negli Stati Uniti. Primarie in quattro Stati (Kansas, Michigan, Missouri e Stato di Washington) e un’elezione suppletiva in Ohio per un seggio in parlamento, che ancora uno volta potrebbe rivelarsi determinante per l’esito federale. Un test da non fallire per Donald Trump e per i repubblicani, determinati a difendere il fortino (la maggioranza al Congresso), quanto per i democratici, che sperano di espugnarlo nella verifica in autunno, ma che non si sono ancora ripresi dallo shock della sconfitta del novembre 2016 e restano divisi al proprio interno fra l’ala più progressista del partito e quella più moderata. La corsa in Ohio è stata serrata e una sconfitta per i repubblicani sarebbe un imbarazzo con un alto prezzo politico. Trump ha espressamente sostenuto il repubblicano Troy Balderson, sfidante del democratico Danny O’Connor. Il primo già senatore per due mandati, politico rodato quindi in una circoscrizione tradizionalmente fedele al Grand Old Party. Eppure, ancora ieri gli equilibri non parevano certi. O’Connor, 31 anni, politico dalla crescente popolarità, ha alimentato fra i democratici la speranza di strappare ai repubblicani un territorio per anni rimasto nelle loro mani. Al punto che anche una sconfitta per pochi voti sarebbe per i democratici un segnale più che positivo. Trump è speso anche nelle primarie in Kansas per la scelta del candidato governatore, appoggiando Kris Kobach, noto per la sua campagna a favore di leggi elettorali più restrittive. Su tutto, naturalmente, si stendeva l’ombra dell’inchiesta sul Russiagate: ieri in Virginia è tornato a testimoniare per il secondo giorno consecutivo Rick Gates, l’ex braccio destro di Paul Manafort che fu manager della campagna elettorale di Trump, il quale ha ammesso di aver commesso reati mentre lavorava per Manafort, che è a sua volta sotto processo per frode per il suo lavoro in Ucraina. Non nell’ambito dell’inchiesta sul Russiagate quindi, ma considerato anch’esso una “prova generale” del processo che verrà.