Neff si conferma regina
Doppio alloro continentale elvetico nel cross-country: il terzo per la 25enne campionessa del mondo, il primo per Forster
Grande favorita della vigilia, Jolanda Neff non ha tradito le attese e a Glasgow si è laureata campionessa europea di cross-country. Imitata, nella gara degli uomini, dal 25enne Lars Forster, anch’egli sangallese come la campionessa del mondo in carica (vinse il titolo lo scorso anno a Crans, anche in quell’occasione da dominatrice assoluta). Per Jolanda quello di Glasgow è il terzo alloro continentale. L’elvetica ha dominato la gara rifilando più di due minuti alla francese Pauline Ferrand-Prévot (argento, a 2’04)) e alla belga Githa Michiels (bronzo, a 3’27). Già titolata nel 2015 e 2016, Jolanda Neff ha onorato la maglia iridata e il numero 1 che ha indossato in gara, assumendo sin dalle prime pedalate il controllo delle operazioni. In attacco dall’inizio alla fine, la sangallese non ha mai smesso di spingere, anche quando avrebbe potuto gestire la corsa, come se stesse cercando di andare alla ricerca del proprio limite di tenuta, tanto in salita quanto in discesa. «Mi sentivo molto bene – ha spiegato l’elvetica –. Nei giorni scorsi avevo effettuato la ricognizione e avevo trovato il percorso noioso. Così, ho puntato sulla velocità per movimentare un po’ la gara, con salti e curve. In discesa ho sempre mantenuto il vantaggio che ho creato, sin dal primo giro ho capito che ero in giornata. È un sogno essere campionessa del mondo e svizzera, occupare il primo posto nel ranking e aver difeso con successo la corona europea». Partita con i favori del pronostico, Jolanda ha mandato un segnale forte alle concorrenti maggiormente accreditate – tutte presenti a Glasgow – in vista dei Mondiali di Lenzerheide. Che affronterà da campionessa in carica e grande favorita. Mal si vede come il titolo iridato possa sfuggirle, al netto di noie meccaniche che non possono essere messe in preventivo.
Superiorità elvetica
Primo alloro continentale per l’elvetico Lars Forster, successore del connazionale Florian Vogel, undicesimo. Il sangallese ha preceduto l’italiano Luca Braidot e lo spagnolo David Valero. Con il quarto rango di Lukas Flückiger e il quinto di Reto Indergand, la Svizzera si è posta come squadra dominatrice nonostante l’assenza di Nino Schurter.