Il 10% sono merci pericolose
Sulle strade svizzere vengono trasportati ogni giorno carburanti e gas infiammabili
Gabriele Crivelli (Ustra): ‘Gli incidenti non si possono escludere’. Il Sempione è l’unico passaggio attraverso le Alpi, il resto è su rotaia.
Ogni giorno sulle strade svizzere circolano camion e autocisterne che trasportano merci pericolose. «Si tratta del 10% del traffico merci giornaliero», afferma a ‘laRegione’ Gabriele Crivelli, portavoce dell’Ufficio federale delle strade (Ustra). «Trasportano soprattutto carburanti (gasolio e benzina), gas infiammabili e rifiuti speciali che possono prendere fuoco». Lunedì un’autocisterna che trasportava gas liquido si è scontrata con un camion fermo in colonna a Bologna. Le immagini dell’incidente sono impressionanti: un’esplosione enorme, la cui onda d’urto ha infranto le finestre di molte abitazioni nella zona, causando danni per 10 milioni di euro, oltre che 145 feriti e un morto. Si spera sempre che incidenti simili non accadano, ma «chiaramente non si possono escludere completamente», sottolinea Crivelli. Anche perché «questi trasporti sono necessari, sia per l’economia, sia per la popolazione». «La particolarità del trasporto di merci pericolose, è che in caso di incidente i danni sono molto più ingenti, rispetto a un incidente che coinvolge veicoli tradizionali. Quindi vi sono diverse limitazioni, soprattutto per quanto riguarda le gallerie: un incidente in un tunnel ha chiaramente conseguenze più devastanti, rispetto a un incidente su un tratto di strada all’aperto». In Svizzera l’unico passaggio attraverso le Alpi sul quale è consentito il trasporto su strada di materiali pericolosi è il valico del Sempione. «Ogni giorno transitano circa 25-30 veicoli, che trasportano questo tipo di merci. Si tratta in questo caso dell’1% del traffico totale giornaliero», rileva Crivelli. Attraverso la galleria del San Gottardo è vietato (ad eccezione di autorizzazioni speciali) il passaggio di veicoli con merci pericolose per «ragioni tecniche, dovute soprattutto alla lunghezza del tunnel e al tipo di sistema di ventilazione. Le gallerie del Gran San Bernardo e del San Bernardino potrebbero accogliere a livello tecnico alcuni tipi di merci pericolose, ma in seguito alla scelta politica di trasferire le merci dalla strada alla ferrovia, il passaggio è vietato». Ciò significa che il transito di queste merci sull’asse nord-sud viene quasi sempre effettuato su rotaia. Sulla strada del Sempione, che in certi punti è anche molto ripida per un camion, sono quindi state introdotte misure particolari per aumentare la sicurezza e cercare di limitare i danni in caso di incidente: «In questi casi – dice Crivelli – si investe nell’infrastruttura, come le corsie per le frenate di emergenza: sono corsie che deviano dalla strada principale, terminando in una sorta di conca con sabbia o ciottolato che serve a rallentare il veicolo. Queste corsie possono venire usate nel caso in cui un conducente si accorgesse di non essere più in grado di effettuare una curva, ad esempio a causa di un malfunzionamento dei freni. Ci sono inoltre anche bacini di raccolta nel caso in cui ci sia una fuoriuscita di liquidi pericolosi in seguito a un incidente». Insomma misure specifiche di sicurezza vengono prese in base alla valutazione dei rischi di un concreto tratto stradale: «Il rischio si calcola in base alla probabilità che succeda un incidente e al danno potenziale che esso può provocare», spiega Crivelli. Ma le nuove tecnologie come ad esempio la guida assistita non potrebbero aumentare la sicurezza sulle strade? «Il progresso tecnico contribuisce alla sicurezza dei veicoli. E anche i sistemi di assistenza alla guida potrebbero portare sicuramente benefici. Bisogna poi dire che l’equipaggiamento dei veicoli che trasportano merci pericolose è regolamentato in modo molto dettagliato. Inoltre per poter circolare in Svizzera bisogna rispettare le norme in materia di trasporto di merci pericolose, sia internazionali, sia nazionali». Martedì nella galleria del Piottino ha preso fuoco un camion, pur non trasportando merci pericolose. «Accadono più incidenti che coinvolgono veicoli tradizionali, perché ne circolano di più. In questi casi i danni sono per fortuna minori rispetto a un incidente che coinvolge un veicolo che trasporta merci pericolose», conclude Crivelli.