Campione, 20 milioni di oneri sociali
Se continua l’assordante silenzio della politica, in riva al Ceresio c’è chi non sta con le mani in mano. E si è messo alla ricerca di altre soluzioni per riaprire il Casinò, chiuso da una dozzina di giorni, con conseguenze devastanti per la comunità campionese. L’intervento della politica, auspicato da più parti, finora non sembra scalfire il clima di disinteresse dei vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio, chiamati in causa dai lavoratori campionesi. Il silenzio della politica non esclude la possibilità che il “caso Campione” sia sotto esame, considerata la molteplicità degli aspetti da affrontare. Nel frattempo, a fianco dell’enclave si è schierata l’associazione degli italiani all’estero Comites di Lugano, che ha chiamato in causa la Lega dei Ticinesi perché faccia pressione sulla Lega di Salvini che, come ministro dell’Interno ha in mano la chiave per arrivare, tramite il Decreto Legge, alla riapertura della casa gioco, dove su 500 dipendenti, ben 400 risiedono in Ticino, in qualità di cittadini Aire. Una circostanza che alle finanze svizzere rischia di costare parecchio. Non meno di venti milioni di franchi all’anno, in quanto sarà la Confederazione a pagare i sussidi di disoccupazione. «Noi non chiediamo sussidi, ma lavoro», la parola d’ordine dei lavoratori campionesi, rimasti senza paga e con la prospettiva di ricevere a breve la lettera di licenziamento collettivo, passaggio ineludibile, dopo che la Casinò di Campione Spa è stata dichiarata fallita. Intanto, continuano a essere agitate le acque nel Consiglio comunale. Alla richiesta di dimissioni di Roberto Salmoiraghi da parte dei quattro consiglieri usciti dalla maggioranza c’è la presa di posizione di Gianluca Ferrari, capogruppo dei consiglieri rimasti fedeli al sindaco: «Se i quattro consiglieri di minoranza, che chiedono le dimissioni di Roberto Salmoiraghi, ritengono esaurita la loro esperienza, hanno facoltà di rassegnarle loro le dimissioni. Sindaco, vicesindaco e giunta, sebbene in un mare di difficoltà, non ascrivibili alla loro azione di governo, oggi sono ancora in grado di reggere le sorti del Comune». Per cui la «maggioranza rinnova stima e fiducia al sindaco Roberto Salmoiraghi e alla sua giunta comunale. Per noi rappresentano una solida garanzia che, forti delle loro esperienze e relazioni politiche, saranno in grado di avviare a soluzione l’attuale drammatica situazione di Campione d’Italia».