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Dalla strada al Ticino, via Parma, Inter e Crotone

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Tra Yao e il calcio, non è stato amore a prima vista... «Per i primi dieci anni della mia vita ho vissuto in Costa d’Avorio e gli unici calci che ho dato a un pallone erano per strada – racconta il 22enne –. È solo dopo aver raggiunto mia madre in Sicilia che ho iniziato a giocare in maniera più seria, trasferend­omi prima per tre anni a Parma proprio per il calcio (e per studiare) e in seguito a Milano sponda Inter». Dopo due stagioni nella Primavera nerazzurra, per il campionato 2015/2016 la società meneghina lo ha girato in prestito al Crotone, con cui il difensore ivoriano è stato protagonis­ta della conquista del secondo posto e della conseguent­e promozione in Serie A (33 le partite giocate da Yao in quella stagione, compreso un quarto turno di Coppa Italia perso solo ai supplement­ari a San Siro contro il Milan)... «Quella a Crotone è stata la mia più bella esperienza finora, ho giocato tanto ed è stato davvero bello e appagante conquistar­e la promozione. Mi sarebbe piaciuto rimanere, ma purtroppo non è stato possibile». Già, purtroppo, perché nella stagione seguente l’Inter lo ha richiamato, ma... «Ho giocato solamente 69’ con la Primavera in tutto l’anno, per il resto sono andato una quindicina di volte in panchina con la prima squadra, ma senza mai scendere in campo. È stato un peccato, perché la stagione prima avevo giocato davvero bene e star fermo così a lungo mi ha un po’ bloccato, mi ha fatto perdere il ritmo ma anche un po’ di fiducia. Anche la prima stagione qui a Lugano non è andata benissimo dal punto di vista dei minuti giocati, però qui mi trovo davvero bene e sono fiducioso».

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TI-PRESS/PUTZU 2ª stagione a Lugano

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