Franco a livelli alti per i prossimi dodici mesi
Le turbolenze valutarie contribuiscono a rafforzare la moneta elvetica
Zurigo – Il corso euro-franco dovrebbe rimanere ai livelli attuali (attorno a 1,13 per un euro, ndr) almeno per i prossimi 12 mesi: lo prevede Martin Neff, capoeconomista di Raiffeisen, che osserva anche un aumento dei rischi sui mercati finanziari globali. Dalla Turchia, che ha un limitato peso specifico, non deriva una minaccia economica globale, puntualizza Neff in un’intervista al portale finanziario www.cash.ch. “Come spesso accade, i mercati finanziari hanno esagerato un po’”, aggiunge lo specialista in relazione alle turbolenze valutarie degli ultimi due mesi. A suo avviso il caso turco mostra però i problemi di fondo: vi sono segnali d’allarme circa la stabilità globale, anche se è tutto da vedere se la situazione sfocerà in una nuova crisi finanziaria. Secondo Neff gli investitori in azioni si sono però fatti più prudenti. Intanto è successo quanto accaduto anche in passato: appena vi è un focolaio di crisi sale la pressione al rialzo sulla moneta elvetica. Il corso euro-franco è attualmente a 1,13, assai lontano dall’1,20 di aprile e a un livello in cui l’industria d’esportazione torna a preoccuparsi. Timori che rimangono fondati, in base alle valutazioni dell’esperto: per i prossimi dodici mesi “la mia previsione è di un corso compreso fra 1,13 e 1,15”. Raiffeisen puntava in precedenza su 1,22, ma ora non vi sono semplicemente più motivazioni che possano far pensare a un rafforzamento dell’euro, osserva Neff. Pensando fra l’altro anche al nuovo governo italiano, ritenuto in grado di mettere in difficoltà l’affidabilità creditizia del Paese. Se il corso dovesse scendere sotto 1,13, per l’economia svizzera sarebbe un problema e probabilmente la Banca nazionale svizzera (Bns) si attiverebbe per sostenere il tasso di cambio, afferma Neff. Intanto ieri l’euro sembrava voler proseguire nella fase di lento recupero: in mattinata ha toccato un massimo di giornata a 1,1361 franchi.