Per l’Yverdon la Challenge non è un’utopia
L’Yverdon, ospite domani del Comunale, punta alla Challenge League per festeggiare con il botto il futuro impianto
Una sfida dal sapore antico (ma nemmeno tanto). Domani pomeriggio al Comunale arriva la capolista Yverdon per un test che permetterà di valutare – per quanto a stagione appena iniziata – quanta sia la distanza che separa una delle principali candidate alla promozione dalla neofita del torneo. Una sfida dal sapore antico, perché all’inizio dell’attuale decade (2012-13 per i ticinesi, 2010-11 per i vodesi) entrambe le squadre vantavano una lunga e proficua militanza in Swiss Football League. Un posto al sole che sperano di poter ritrovare al più presto... «Sono molto contento di scendere in Ticino – afferma il presidente vodese Mario Di Pietrantonio, alla testa del club dal mese di febbraio 2014 –. Mi aspetto una partita di prim’ordine tra due società ricche di storia sportiva e che contano di tornare ai fasti di un tempo». Nelle prime quattro partite di campionato l’Yverdon ha totalizzato dieci punti, mentre in Coppa Svizzera è stato estromesso a fatica (e di misura) dal Neuchâtel Xamax. Quella di domani sarà per i vodesi la terza partita in sei giorni, considerato l’impegno infrasettimanale che lo ha visto imporsi in casa sul Münsingen (2-1). Gli impegni ravvicinati potrebbero rappresentare un rischio per gli ospiti, confrontati con un Bellinzona sulla carta più fresco... «Non credo possa essere un aspetto rilevante. Abbiamo a disposizione una rosa ampia, formata da 22 giocatori che il nostro tecnico ha fatto sapientemente “girare” nel corso di queste prime settimane. A Münsingen, ad esempio, alcuni elementi hanno disputato soltanto metà partita, altri hanno avuto minuti di riposo in occasione degli impegni precedenti. Non sono affatto inquieto, a Bellinzona la squadra giungerà in condizione ideale». Anche perché non subirà i sem- pre nefasti postumi della lunga trasferta in pullman... «In effetti, è stato deciso di raggiungere il Ticino già domani (oggi per chi legge, ndr), in modo da poter riposare e preparare al meglio la sfida. Perché al Comunale arriviamo con l’intenzione di riportare a casa i tre punti in palio». Obiettivo più che legittimo per una società con nel mirino la promozione in Challenge League... «Abbiamo stilato un progetto a corto-medio termine che prevede proprio il ritorno in seno alla Swiss Football League. D’altra parte, però, non siamo gli unici a desiderare il salto di categoria e tra le avversarie mi sento di poter inserire anche il nome del Bellinzona. Un’idea più precisa ce la fornirà la sfida di sabato. Sarà certamente un test molto significativo». L’Yverdon non ha mai fatto parte della Challenge League a dieci squadre. Infatti è stato retrocesso quando il torneo cadetto prevedeva ancora la partecipazione di sedici compagini. Negli ultimi anni i paletti finanziari e infrastrutturali imposti dalla Lega per l’ottenimento della licenza sono diventati sempre più stringenti. Ma il presidente Di Pietrantonio non è preoccupato... «Nel corso degli ultimi anni si è lavorato a fondo per garantire al club una solidità finanziaria che lo possa sorreggere anche negli anni a venire. Inoltre, la rosa a disposizione del tecnico Anthony Braizat è già da Challenge League. A livello di infrastrutture, a inizio 2019 partirà la costruzione del nuovo impianto da gioco, uno stadio di 2’000 posti a sedere, per un totale di 4’500 posti complessivi. Abbiamo ottenuto i permessi di costruzione e i relativi crediti, per cui quando toccherà al Bellinzona farci visita lo stadio sarà già in costruzione. I lavori procederanno a ritmo spedito e dovrebbero concludersi tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020». L’Yverdon ha sempre dovuto vivere all’ombra del più famoso e più ingombrante Losanna. La retrocessione in Challenge League dei biancoblù non ha però cambiato alcunché per il club del presidente Di Pietrantonio... «Abbiamo un’ottima intesa e negli anni sono state implementate alcune sinergie. Al di là di questo, però, la nostra collaborazione non va e ognuno avanza con le proprie gambe: siamo tutti e due club ambiziosi e in quanto tali l’obiettivo è rappresentato dalla vittoria».