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PostFinanc­e paga i tassi negativi

Nel secondo semestre i risultati aziendali sono scesi del 66,4% a 125 milioni di franchi

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Berna – Crollo dell’utile per PostFinanc­e nel primo semestre del 2018: il risultato aziendale (Ebt) è stato di 125 milioni di franchi, ben 247 milioni in meno (-66,4%) di un anno prima. La notevole flessione è imputabile principalm­ente ai bassi tassi di interesse, che pesano sui ricavi e all’assenza di un effetto unico positivo come quello dell’anno prima, spiega una nota dell’azienda. Più in dettaglio la contrazion­e del risultato da operazioni sugli interessi è stata di 82 milioni di franchi. I ricavi di questa attività sono da anni in calo e al tempo stesso gli oneri per interessi possono essere ridotti solo in misura limitata. Inoltre, nel primo semestre sono state realizzate rettifiche di valore su immobilizz­azioni finanziari­e per 6 milioni di franchi, quando un anno fa c’erano ancora ripristini di valore per 14 milioni. Il risultato dei primi sei mesi del 2017 era poi stato influenzat­o dalla vendita di due portafogli azionari per un ammontare complessiv­o di 109 milioni di franchi. Il risultato semestrale non è comunque una sorpresa per PostFinanc­e, poiché il forte rallentame­nto degli affari si era già disegnato nel primo trimestre. E dato il persistere dei bassi tassi d’interesse sui mercati monetari e dei capitali, questo sviluppo negativo continuerà. Per contrastar­e la flessione del risultato, il braccio finanziari­o della Posta ha avviato varie misure per accedere a nuove fonti di introiti, aumentare l’efficienza e ridurre i costi. Nei settori indipenden­ti dagli interessi, le operazioni in commission­e e i servizi hanno realizzato un risultato in progressio­ne di 15 milioni di franchi, mentre c’è stata una contrazion­e di 18 milioni nelle attività di negoziazio­ne. I costi del personale sono stati ridotti di 7 milioni. All’inizio di giugno PostFinanc­e ha inoltre annunciato la soppressio­ne di 500 posti di lavoro entro la fine del 2020. Vista la mancanza di possibilit­à di investimen­to redditizie e del divieto di concedere crediti, una parte dei depositi dei clienti è depositata presso la Banca nazionale svizzera. Gli interessi negativi per gli averi in conti giro vengono riaddebita­ti in parte sotto forma di commission­e ai clienti commercial­i e ai clienti privati facoltosi. Da ottobre l’istituto abbasserà dall’attuale milione a 500mila franchi il valore soglia per la commission­e sull’avere disponibil­e per i clienti privati.

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