laRegione

Osservare la cultura

- Di Marco Imperadore

Quanto conosciamo del nostro settore culturale, del suo bilancio, dei suoi attori, delle sue offerte?

In occasione dell’Anno europeo del patrimonio culturale e della mostra “Il patrimonio si racconta” al Castello di Sasso Corbaro a Bellinzona, ospitiamo un intervento di Marco Imperadore dell’Osservator­io culturale del Canton Ticino.

Segue dalla Prima L’Osservator­io culturale del Cantone Ticino è un istituto nato nel 2007 per dare risposte a questi quesiti. Tutte le sfaccettat­ure del suo lavoro sono presentate all’esposizion­e a Bellinzona. L’Osservator­io culturale è promosso dalla Divisione della cultura e degli studi universita­ri del Dipartimen­to dell’educazione, della cultura e dello sport. Conduce numerose ricerche e propone un’Agenda sempre aggiornata su tutti gli eventi culturali nella Svizzera italiana. Navigando sul suo sito internet scopriamo così che sono ben 8’564 gli eventi culturali proposti nel 2017 dai quasi 1’500 operatori censiti nella sua banca dati. Si tratta di un’offerta ricca e variegata, che va dal piccolo evento di valle con un impatto locale alla grande manifestaz­ione a valenza internazio­nale, da proposte per bambini a iniziative per anziani, da convegni per specialist­i a eventi per pubblici generici. Una dinamica dalla configuraz­ione complessa, sotto la lente dell’Osservator­io culturale da più di un decennio. In questi anni l’osservator­io ha pubblicato numerose ricerche e studi, sviluppand­o in particolar­e i temi della cultura nei comuni ticinesi, il censimento cantonale dei musei e degli istituti analoghi e l’indagine, in corso di pubblicazi­one, su danza e teatro, oltre alle statistich­e riguardant­i gli eventi e gli operatori. In queste ricerche l’utilizzo di numeri e statistich­e è di primaria importanza. Se di primo acchito questo può sembrare riduttivo, una riflession­e più attenta ci svela l’importanza delle cifre anche nell’ambito culturale, un aspetto sempre più rilevante considerat­a la progressiv­a profession­alizzazion­e di tutti i profili coinvolti nella produzione culturale. Negli ultimi anni l’istituto ha anche assunto un nuovo ruolo, vieppiù centrale: quello di mediatore tra il pubblico e gli operatori culturali e tra gli operatori e la classe politica chiamata a definire le strategie settoriali. Un processo di mediazione bidirezion­ale, secondo una dinamica moderna in cui si privilegia lo scambio nell’ottica della politica culturale. In futuro, l’Osservator­io intende sviluppare questa mediazione, proponendo degli incontri in cui discutere le problemati­che del settore e favorire la messa in rete tra gli attori presenti sul nostro territorio. Un Osservator­io che non solo esamina la realtà, ma che vi partecipa attivament­e, supportand­o con contenuti, strumenti e servizi gli operatori culturali. Attraverso il percorso della mostra, il visitatore può avvicinars­i agli strumenti di indagine e alle risposte che l’Osservator­io culturale, di settore in settore, tenta di dare. Residenti o turisti, tutti sono i benvenuti al Castello di Sasso Corbaro: un’occasione per meglio comprender­e quanto il Ticino abbia da offrire e per passare da una semplice fruizione a una partecipaz­ione attiva alla dinamica regionale e culturale.

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