Novartis taglia pure a Locarno
A livello nazionale saranno circa 2’150 gli impieghi eliminati di cui 25 in riva al Verbano
Alla Pharmanalytica lavora circa un centinaio di persone. La società del gruppo renano si occupa del testing e stabilità delle specialità terapeutiche.
C’è apprensione alla Pharmanalytica Sa di Locarno, ubicata in via Balestra, per il taglio di 2’150 posti di lavoro che l’azienda farmaceutica Novartis ha annunciato ieri, nell’ambito di una ristrutturazione strategica che sarà attuata a livello nazionale. In città lavora un centinaio di dipendenti, di cui 18 con formazione universitaria (farmacista, biologo, chimico) e 57 laboratoristi in chimica e periti chimici, oltre al personale amministrativo. Secondo Vincenzo Cicero, sindacalista di Unia, a Locarno dovrebbero essere tagliati 25 impieghi. Pharmanalytica fa parte del gruppo farmaceutico Novartis. Numero confermato da un portavoce del gruppo renano. “Le misure comunicate sono intese a promuovere l’efficacia e l’efficienza delle operazioni della società e a sostenere la propria capacità di offrire ai pazienti farmaci innovativi, in un contesto sanitario in rapida evoluzione”, si legge in una nota. Novartis precisa che, nella sede ticinese del gruppo, “verranno ridotte circa 25 posizioni nell’arco dei prossimi 2-3 anni. Alle persone toccate dalle misure, Novartis garantirà ampie tutele, incluso un supporto attivo nella ricerca di un nuovo impiego all’interno o all’esterno dell’azienda”. “La ristrutturazione darà continuità al sito di Locarno, garantendone un futuro come ‘centro di eccellenza’ nel testing di stabilità dei prodotti farmaceutici più strategici di Novartis”, si conclude la breve nota. Ricordiamo che Novartis ha annunciato che oltre 2mila impieghi verranno cancellati nell’arco di quattro anni e il provvedimento concernerà soprattutto la produzione a Basilea, Schweizerhalle (Basilea Campagna), Stein (Appenzello Esterno) e Locarno, con un taglio di quasi 1’500 impieghi, mentre ulteriori 700 posti saranno delocalizzati all’estero. Ma nel contempo vi sarà la realizzazione, annunciata un mese fa, di un impianto di produzione nel settore delle terapie cellulari e genetiche a Stein, dove saranno creati fino a 450 nuovi posti di lavoro. Novartis afferma di aver invitato i rappresentanti del personale e il management a condurre colloqui e consultazioni. “Sappiamo cosa significa l’annuncio odierno per i collaboratori potenzialmente toccati e le loro famiglie”, afferma il presidente della direzione Vas Narasimhan. Novartis vuole offrire sostegno a tutti i dipendenti coinvolti e intende creare un jobcenter per impieghi all’interno e all’esterno del gruppo, un piano sociale e piani di prepensionamento. Inoltre Novartis vuole convertire il maggior numero possibile di collaboratori, così che possano lavorare nel nuovo sito di Stein nell’ambito delle terapie cellulari e genetiche.